Impegni, mete e la loro rivoluzione (quasi) copernicana
Il dilemma di ogni capo reparto: Mete sì, Mete no, solo Impegni, Impegni che derivano dalle Mete, Mete che nascono dagli Impegni?
Ecco la soluzione: non buttare via niente, né Mete né Impegni, ma di cambiare il loro rapporto, ridando ad ognuna/o di loro la dignità che meritano.
Grida la tua traccia!
È arrivato il 2016! 100 anni dalla prima pubblicazione del Manuale dei Lupetti!
Leggi quali tracce seguire per festeggiare al meglio questo centenario.
Chi non vive per servire…
Educare al Servizio è accompagnare i rover e le scolte in quell'incontro con se stessi e con Dio a cui ci si apre ogni volta che si decide di donarsi a qualcosa o a qualcuno.
Il buon servizio non andrà perduto
Gratuità è fare qualcosa senza chiedere (senza aspettarsi) nulla in cambio. Gratis. Come un dono. Come un prestito a fondo perduto (ma che non si perderà). Uscendo dalla logica del do ut des: io ti faccio un bel regalo, così tu domani ti ricorderai di me.
Quelli che…
Un libero adattamento del successo di Enzo Jannacci che descrive, in maniera semiseria, tutto il panorama delle motivazioni che sostengono il servizio dei capi scout.
La comunità capi triste
La comunità capi triste è un agglomerato di capi informi, divisi, ognuno che forma un pianeta a sé.
Spesso si arriva a riunione di comunità capi portando lo stress della giornata, di un esame andato male, di una giornata di lavoro pessima, di problemi in famiglia o la fatica del servizio. Come impedire che tutto questo rovini il nostro sforzo educativo?
La differenza d’età in Co.Ca.: ricchezza o difficoltà?
I capi giovani sono il futuro della nostra possibilità di educazione, quelli meno giovani sono le nostre radici, sono la tradizione della comunità nel senso migliore del termine e cioè quello di trasmissione, di consegna del patrimonio culturale attraverso l’esempio di chi nel tempo ha vissuto i valori dello scautismo. Quali necessari legami fra il nostro passato e il nostro futuro?
Cosa c’era prima della comunità capi?
Cogliere l’essenziale delle strutture e dei ruoli su cui si basavano lo scautismo dell’ASCI e il guidismo dell’AGI, fino alla fine degli anni ‘60, ci permette di capire ancora meglio il significato innovativo di quell’autentica rivoluzione culturale che ha avuto come risultato la nascita della comunità capi e la sua collocazione come struttura centrale dell’Associazione.