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Intereducazione

L'FSE, nata nel 1976, ha compiuto un cammino di approfondimento di quanto definito dallo Statuto Internazionale scegliendo il termine “intereducazione” per definire non solo “ l’ educazione differenziata tra ragazze e ragazzi”, ma in modo ancora più ampio “l’educazione all’altro”.

L’altro di fronte a me

O Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre, rifiuta il suo nome, o, se vuoi, legati a me anche solo d’un giuramento, e io non sarò più una Capuleti […] Solo il tuo nome è mio nemico; ma tu sei tu, non un Montecchi. Che è un Montecchi? Non è né una mano né un piede, né una faccia, né un braccio [...]

Coeducazione, il modello Cngei

Sul tema della coeducazione abbiamo voluto sentire anche la voce della Associazione sorella CNGEI, con noi federata nella FIS a rappresentare in WOSM lo scautismo italiano. Ecco la testimonianza di Paolo Fiora, Capo Scout del CNGEI.

Due è meglio di uno

Come è fare servizio in due ai vertici associativi? Abbiamo voluto chiederlo alla Capo Guida (Rosanna Birollo) e al Capo Scout (Ferri Cormio).

Diarchia in unità

I bambini ci scelgono. Ci scelgono come persone innanzitutto: per il nostro carattere, per il nostro modo di essere e di fare, per come parliamo con loro, per come li ascoltiamo, per i silenzi che impariamo ad accogliere e per la gioia che ci brilla negli occhi quando trascorriamo del tempo insieme.

I numeri sulla coeducazione

La nostra Associazione ha ormai varcato i 40 anni, portandoseli abbastanza bene tra l’altro. Abbiamo cercato di capire come la coeducazione si sia sviluppata, con quale ritmo, con quale percorso. Ecco cosa abbiamo scoperto.

Un anno in due

[di Germana Aceto e Stefano Robol] - Essere abituati nello scautismo, sin da piccoli, a relazionarsi con l’altro sesso rende normalità quello che all’esterno, e lo vediamo nella politica, nelle aziende e in tante altre realtà, è rarità [...]

Amarcord… quando cominciammo a parlare di coeducazione

[di Lucio Costantini] - Roberto è un giovane capo pieno di entusiasmo. Di tanto in tanto non manca di cercarmi, desideroso di cucire frammenti di storia di scautismo a lui del tutto sconosciuti. Il nostro conversare scivola sulla coeducazione [...]

Il buon servizio non andrà perduto

Gratuità è fare qualcosa senza chiedere (senza aspettarsi) nulla in cambio. Gratis. Come un dono. Come un prestito a fondo perduto (ma che non si perderà). Uscendo dalla logica del do ut des: io ti faccio un bel regalo, così tu domani ti ricorderai di me..

La convivialità delle differenze

[di Lorenzo Pinton] “La convivialità delle differenze” … cercando un'immagine per descrivere la comunità capi come luogo in cui crescere e che fa crescere, mi piace prendere in prestito questa frase di don Tonino Bello (sperando di non distorcerne troppo il senso originale). Fa riferimento al convito, alla festa, all'incontrarsi intorno ad una tavola; richiama un clima sereno e festoso, un'aria di accoglienza reciproca. Fa riferimento alle differenze, che sono la molla del ...