Insieme si fa

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La comunità capi triste è un agglomerato di capi informi, divisi, ognuno che forma un pianeta a sé. Spesso si arriva a riunione di comunità capi portando lo stress della giornata, di un esame andato male, di una giornata di lavoro pessima, di problemi in famiglia o la fatica del servizio. Come impedire che tutto questo rovini il nostro sforzo educativo?
I capi giovani sono il futuro della nostra possibilità di educazione, quelli meno giovani sono le nostre radici, sono la tradizione della comunità nel senso migliore del termine e cioè quello di trasmissione, di consegna del patrimonio culturale attraverso l’esempio di chi nel tempo ha vissuto i valori dello scautismo. Quali necessari legami fra il nostro passato e il nostro futuro?
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Cogliere l’essenziale delle strutture e dei ruoli su cui si basavano lo scautismo dell’ASCI e il guidismo dell’AGI, fino alla fine degli anni ‘60, ci permette di capire ancora meglio il significato innovativo di quell’autentica rivoluzione culturale che ha avuto come risultato la nascita della comunità capi e la sua collocazione come struttura centrale dell’Associazione.
La comunità capi non è nata da una “esigenza organizzativa”, ma da una visione profetica che corrisponde ad un modo molto preciso di intendere l’educazione. Un modo che vede il singolo capo responsabile dei ragazzi a lui affidati, ma nella condivisione e nella collegialità di una comunità, testimone in prima persona dei valori nell’unità in cui si svolge il suo servizio, ma all’interno di un gruppo di adulti che condividono le stesse scelte.
Gratuità è fare qualcosa senza chiedere (senza aspettarsi) nulla in cambio. Gratis. Come un dono. Come un prestito a fondo perduto (ma che non si perderà). Uscendo dalla logica del do ut des: io ti faccio un bel regalo, così tu domani ti ricorderai di me..
[di Lorenzo Pinton] “La convivialità delle differenze” … cercando un'immagine per descrivere la comunità capi come luogo in cui crescere e che fa crescere, mi piace prendere in prestito questa frase di don Tonino Bello (sperando di non distorcerne troppo il senso originale). Fa riferimento al convito, alla festa, all'incontrarsi intorno ad una ...
[di Francesco Scoppola, incaricato nazionale PNS] La Rete della Pace, una storia nuova che però giunge da lontano. Veniamo da un anno sicuramente complicato in cui l’uscita dalla Tavola della Pace e la mancata partecipazione alla Marcia Perugia-Assisi hanno generato un dibattito associativo importante, una discussione che ci ha coinvolto tutti e ci ha ...
[di Claudio Cristiani] Capita spesso di sentir dire che il capo-medio dell’Agesci si dedica corpo e anima alla propria unità, ha a cuore il funzionamento del proprio staff (sempre orientato a pensare e a capire che cosa sia meglio per i ragazzi, quali attività li possano entusiasmare e far crescere), vive la comunità capi a volte come un peso e non ...
[di Emanuela Schiavini] E’ l’alba. La rugiada copre leggera l’erba che calpestiamo trascinando i piedi, mentre raggiungiamo la chiesetta che si affaccia sulla pianura. Parliamo sottovoce, forse per rispetto alla natura che si sta destando o forse semplicemente perché ancora assonnati, dopo una notte –breve- trascorsa a vegliare. Qualche novizio ...
Quante volte abbiamo detto che la società di oggi sta cambiando a velocità mai vista, che i tessuti sociali si sono squarciati sotto l’effetto della crisi economica ed educativa, che stiamo cercando di dare risposte nuove con strumenti e modalità vecchie… L’AGESCI tutta si sta chiedendo come affrontare le nuove sfide di questo tempo: capi si ...

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