I nostri cuori oltre gli ostacoli

Quante volte abbiamo detto che la società di oggi sta cambiando a velocità mai vista, che i tessuti sociali si sono squarciati sotto l’effetto della crisi economica ed educativa, che stiamo cercando di dare risposte nuove con strumenti e modalità vecchie… L’AGESCI tutta si sta chiedendo come affrontare le nuove sfide di questo tempo: capi si interrogano, teste pensano, cuori cercano di saltare oltre l’ostacolo per poi portarsi dietro tutto il corpo, a partire dal varo del progetto nazionale 2012-16 fino alla mozione 41 dello scorso Consiglio Generale. Anche il Friuli Venezia Giulia si è attivato con fervore per portare il suo contributo: la “Commissione Co.Ca.” -creata appositamente nel 2012- ha condotto un’analisi in regione, incrociando poi i dati ottenuti con quelli della moz.41 dando il via ad un percorso assieme a 7 CoCa. Parafrasando Gaber ci piace immaginare che davvero si possano fare molte cose per mantenere la CoCa sempre attuale, ricca e pensata per il miglior servizio verso tutti i ragazzi.

Si può!

Pensare a percorsi nuovi nelle CoCa sull’onda dei grandi mutamenti socio-economici del nostro tempo; o perché no, ripercorrere piste già segnate in passato ma forse lasciate in secondo piano di recente.

Si può!

Riappropriarsi dell’essenza dello scautismo adulto. Vivere per primi come CoCa fuori dalle nostre sedi asciutte e piene di sedie, con zaino in spalla e scarponi ai piedi, nella condivisione della precarietà del servizio. Scegliere la direzione, trovare strumenti e definire compiti, camminare assieme godendo delle piccole scoperte fatte. Valutare se il gruppo procede unito, se le scelte si rivelano adeguate, sapendo quando fermarsi per guardare la mappa o per riformulare il percorso.

Si può!

Abbracciare la fatica nella bellezza dell’educazione. Coltivare momenti per l’incontro, la correzione fraterna, la crescita dei capi; riunioni di CoCa caratterizzate da un nuovo valore dato al tempo passato assieme  nella fatica del quotidiano, con la competenza e lo guardo lontano del più anziano, la rapidità ed l’entusiasmo del più giovane: non intralci ma ulteriore gusto e supporto al nostro servizio.

Si può!

Trovare modi di coinvolgimento della branca RS. Leggere la carta di Clan in CoCa, conoscere di più i nostri RS anche vivendo assieme a loro la strada -quella vera-! E sulla spinta della RN, renderli interlocutori attivi, condividendo sguardi sul mondo, l’impostazione e la cura del PE, la vita del gruppo. Capi e ragazzi in un’unica espressione di fermento sullo stesso territorio, nei servizi extra-associativi, nelle azioni da vivere assieme. E perché no? Invitarli alle nostre assemblee ritagliando spazi di confronto o semplicemente di racconto della loro esperienza della società e dell’associazione?!

Si può!

Pensare a nuovi equilibri tra percorso di Formazione Capi e autorizzazione alla conduzione delle Unità per dare l’opportunità ai singoli capi di vivere con consapevolezza la propria crescita e contestualmente (ri)affidare alla CoCa la piena responsabilità sulla formazione dei propri capi.

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