Come treni in corsa

[di Claudio Stazzone, Torino 31]

Che si parli della canzone “Long Train Running” dei Doobie Brothers o della famosa “Locomotiva” di Guccini, pensiamo ad uno staff che di fronte ai rover e scolte provenienti da altri gruppi si definisce come un “treno in corsa”. E’ una bella definizione! Viviamo le nostre vite in modo frenetico, ancora di più se abbiamo una famiglia e dei figli… siamo anche capi scout! Tra cene e amici, i figli e la scuola, la palestra, i vari gruppi che frequentiamo, la partita con i colleghi e il lavoro fuori sede, di tempo ne rimane proprio poco. La vita associativa ed il nostro servizio richiedono molto: ci sono le riunioni di staff, zona, eventi vari, le assemblee.

Tra tutte queste cose, come vengono accolti in staff i ragazzi provenienti da clan di altri Gruppi? Il servizio è un’occasione formativa che viene loro data per cominciare ad assaporare la bellezza del servizio, imparando a mettersi a disposizione dove c’è bisogno. Purtroppo in alcuni staff vengono assegnati agli R/S ruoli di “cartellonisti” o costruttori di spille e gadget vari, quindi ruoli marginali.

Arriva il treno! E’ lanciato a tutta velocità! Il treno di uno staff fatto di capi molto impegnati: si programma su Skype, in un’ora si organizza il gioco notturno e si assegnano le varie attività allo staff. Rimane ancora spazio per una breve verifica di metà anno. Tutto in un’ora. Un fantastico, luccicante e sbuffante treno in corsa.

Comincio ad avere qualche dubbio sulla bellezza di questa immagine e la mia fantasia corre… vedo un treno con RS attaccati con una mano, svolazzanti, in coda a questo treno che come un mostro divora la pianura. Mi immagino gli RS che attendono il treno alle stazioni, cercano di salire ma non ci riescono… non decelera neanche in procinto di arrivare alle stazioni e bisogna aggrapparsi al volo alle maniglie esterne perché questo treno non fa fermate. Adesso stiamo per sederci e rilassarci un po’, ed ecco spuntare la hostess che ci consegna il programma della giornata: abbiamo 1 riunione nella carrozza 9, poi un’altra nella 2. Nessun intervallo, pausa pranzo di venti minuti precisi. Abbiamo poi altre attività nel pomeriggio: vorremmo esprimere il nostro parere, cambiare qualcosa, allungare un po’ la pausa pranzo, ma non si può! Il programma è già tutto organizzato, tutto meticolosamente strutturato, incastrato, pianificato, come un business plan. E qui casca il treno, err, scusate, l’asino. Dove siamo arrivati? Ad aver raggiunto una buona dose di soddisfazione personale, sicuramente: le vacanze di branco sono andate molto bene, abbiamo fatto tutto il “programma”. Che un rover si sia buttato giù dal treno in preda ad una crisi isterica, due scolte non siano riuscite a salire, un altro rover sia rimasto attaccato alla maniglia per un po’, ma alla prima curva la mano non ha più retto ed sia volato via, sono dettagli… o forse no?

I rover e le scolte in servizio vivono un’esperienza importante (pur non avendo responsabilità educative) che porterà frutto nella loro vita di persone e poi forse, di futuri capi scout. Forniamo loro un’occasione di servizio per educarli al significato più profondo del termine: donare sé stessi e quello che sanno fare. Allora, non è meglio farli salire su un treno che si ferma alle stazioni? Pagano il biglietto come noi, no? In termini di tempo e non solo.

E’ una bella cosa accoglierli nei nostri staff come nostre sorelle e fratelli, osservando la loro spontaneità, dinamismo e “giovanile freschezza” che in qualche occasione noi capi abbiamo perso. Non è una bella cosa vedere che le loro qualità vengono fuori spontaneamente? Noi capi scout, testimoni dello stile, garanti del metodo, animati da fervore associativo, equilibrati e aperti al dialogo, cittadini del mondo, pieni di debolezze in quanto, fino a prova contraria, esseri umani, abbracciamoli i nostri RS! Abbracciamoli forte!  Che lo staff possa essere un ambiente fruttifero per loro. Qualcuno scenderà dal treno, ma lo farà quando il treno si sarà fermato in stazione. E può solo aver deciso di prendere il treno dopo. Grazie e buona strada!

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