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UN AMORE APPASSIONATO

La sessualità è il frutto dell’educazione all'amore. Per questo, dice Amoris Laetitia, va messa al centro di ogni azione educativa. Ne parliamo con il teologo fra Paolo Benanti   «La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie è anche il giubilo della Chiesa». Comincia così l’esortazione apostolica Amoris Laetitia (AL), la gioia dell’amore, scritta da Francesco a conclusione del sinodo dei vescovi sulla famiglia (2015). Al centro l’amore, appunto, anche nella sua ...

Crescere, che Avventura!

Neuropsichiatra infantile già Incaricata nazionale Branca E/G Squadriglia, gioco, impresa, competenza... sono tanti gli strumenti per ri-fare amicizia con un corpo che cambia Il bambino, la bambina, sono “belli” per definizione, biondi o mori, cicciottelli o esili, alti o bassi, mantengono l’aspetto del cucciolo (occhi grandi, fronte alta, colorito più chiaro dell’adulto, arti corti e paffutelli…), hanno l’aspetto che l’etologia ci spiega essere proprio dei piccoli della ...

maestro di vita o figlio di Dio

Chi è davvero Gesù di Nazareth?   Noi, come uomini del nostro tempo, credenti e scout, guardiamo a Gesù con lo sguardo deformato dal kantismo e dal pragmatismo. Per Kant il cristianesimo è essenzialmente una dottrina morale e Gesù un esempio e un maestro di vita. Anche fra i cristiani ferventi si è diffusa l’idea che l’essenza del cristianesimo sia l’agire buono, solidale e caritatevole verso gli altri. La vera essenza del Cristianesimo Gesù aveva ammonito i farisei ...

Perché credere

Dio cambia la vita e le dà un sapore nuovo Mi serve o no? Spesso a guidarci è il criterio utilitaristico, anche nella fede. Se in altre epoche il nodo è stato il dimostrare l’esistenza di Dio, oggi quel che conta è capire se credere cambi la vita. Viceversa, non vale la pena.. «Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: “Portate un po’ del pesce che avete preso”». Sembra di sentirlo, il gusto di quei pesciolini all’alba ...

i primi passi, di Van Gogh

L’opera intitolata I primi passi si trova dal 1964 nel Metropolitan Museum of Art di New York. Vincent van Gogh la dipinse nel gennaio-febbraio del 1890, sei mesi prima di morire. La dipinse senza uscire di casa, “in confinamento”. Era ospite del fatiscente stabilimento di cure psichiatriche di Saint-Rémy, nel Sud della Francia. Aveva 37 anni. Nato nel Sud dell’Olanda nel 1853, figlio di un pastore protestante, Van Gogh trascorre la sua giovinezza acceso da un fervore religioso quasi ...

CHI È DIO?

Alzi la mano chi non ha mai sentito dire: «Sì, credo, però…». La nostra fede è spesso fragile, piena di dubbi, di “battaglie intellettuali”, di distinguo; accade che, in assenza di “prove”, rallentiamo la nostra corsa, giustifichiamo la pigrizia, ci rifugiamo in una spiritualità astratta fatta di buoni principi, di precetti o di sana meditazione. Perdiamo così l’occasione della vita: quella di incontrare Dio attraverso chi l’ha visto; un Dio incarnato, vivo, presente nella ...

La Rubricoca: Custodi di sogni

Si sogna di notte: i rumori si abbassano, si affievolisce l’attività di controllo; è possibile avvicinare cose che di giorno non stanno insieme, integrare gioie e dolori, persone ed emozioni. Si sogna di giorno: ad occhi aperti, intuizioni che muovono, sogni grandi, sogni piccoli.  Siamo gente che sogna, che desidera, nomadi alla ricerca della felicità, del bene e del buono.  Non è forse la nostra stessa Fede un grande sogno, un grande desiderio, che ci muove e trasforma?   E ...

Una cosa ben fatta. Un ponte oltre il mare

È nei primi anni Novanta, con l’apertura delle frontiere albanesi, dopo che il regime che l’ha devastata per quasi cinquant’anni ha formalmente cessato di esistere, che la nostra Associazione mette gli scarponi in Albania per la prima volta, cominciando un percorso di servizio e di crescita mutuale che dura ancora.  Oggi la Terra delle Aquile è un Paese con una lenta ripresa economica, caratterizzato da grandi contrasti e da un inesorabile spopolamento. In questo contesto si inquadra ...

Protagonisti, altro che immaturi

Siamo in un tempo difficile...La scorsa estate avevamo, timidamente ma con speranza, alzato la testa. Tanti erano riusciti a mettersi in gioco con le loro comunità R/S con qualche uscita, magari un po’ di servizio in aiuto al reparto o al branco... alcuni avevano osato la route. E i loro racconti parlavano di un’esperienza, strana, complicata, diversa da quella a cui si era abituati. Tuttavia, c’era un fattore in comune rispetto alle route dei tempi “normali”: la gioia dello stare ...