Selezione all’ingresso?

di Oscar Logoteta

Come ogni anno, puntuale come le tasse, arriva il fatidico momento in cui in ogni Comunità capi c’è da ballare un valzer speciale: il valzer delle disponibilità! Non so quanti di voi ne siano edotti, ma questa geniale composizione nata nel 2003 in occasione del musical Niente … e un buon ricordo di Nicola e Saverio Catellani, racconta quanto di più vero accade – e sono passati quasi vent’anni – nelle Comunità capi al fatidico momento delle “disponibilità”.

La canzone racconta con leggerezza le tante motivazioni per cui un capo abbia deciso di mollare il suo servizio oppure, per l’ennesimo anno, abbia ancora confermato la sua presenza – seppur la Comunità capi, forse, ne farebbe volentieri a meno.

La reazione all’ascolto è “oh, quanto è vera sta canzone” manco stessimo ascoltando un pezzo del miglior Max Pezzali. Un consiglio: anche per smorzare un po’ la tensione che a volte si crea in questa fase dell’anno, forse ascoltare questa canzone in Comunità capi potrebbe servire da lancio per i capigruppo per parlare, poi, di temi ben più seri.

Eccone una classica lista: fare il capo nel tempo libero invece che nel tempo liberato. Fare il capo come fosse volontariato invece che servizio. Fare il capo come fosse un lavoro invece che un divertimento. Per ora mi fermo qui, si potrebbe andare avanti ma vorrei soffermarmi soprattutto su di un punto: fare il capo.

Sì, fare il capo. È un dono. È una grazia. È anche uno sbatti, certo. Ma quanto viene ripagato il capo dal suo clan che è sopra una vetta e dice loro “Guardate… Ne è valsa proprio la pena”. E il capo, forse, lo sta dicendo soprattutto a sé.

Fare il capo. Le statistiche ci dicono che ormai la permanenza media di un capo non supera i tre anni, anzi. E spesso i poveri capigruppo, figure mitologiche, metà scout metà sirene, che, come quest’ultime di poemica memoria, tentano persone a entrare in Comunità capi: la neo fidanzata del capo reparto, il genitore nel quale si è vista, seppur minima, una scintilla di spirito educativo scout… E spesso, pur di tenere a galla il gruppo, le maglie si allargano, si allargano troppo. Le maglie dettate dall’adesione a un Patto Associativo e ai tre neo documenti che l’associazione ha pubblicato negli ultimi tre anni, La scelta di accogliere, Chiamati ad annunciare e La sfida di educare, oggi – nei quali bisogna stare dentro. È un perimetro abbastanza largo.

Provate a immaginare un grosso recinto: puoi sentirti un po’ ai bordi, filo staccionata. O magari perfettamente al centro. Ma in entrambi i casi, ci sei dentro.

A questi poveri onirici capo gruppo dico che questo perimetro va verificato spesso all’interno delle proprie Comunità capi per garantire vero il bene superiore: l’attenzione educativa necessaria per i nostri ragazzi e ragazze. Perché spesso pensiamo che il bene superiore sia la sopravvivenza del gruppo, costi quel che costi: anche se questo voglia dire abbassare la qualità delle Scelte – che ricordiamo, dovrebbero essere Scelte consapevoli, definitive dove si può sbagliare, eccome, ma sai che quelle Scelte per te, sono pilastri inamovibili, base di un tuo agire educativo, quello sì, sicuro. Una svendita della nostra proposta non è accettabile.

Non parlo di selezione all’ingresso, parlo di ingressi selezionati. Selezionati, nel caso di arrivo dal clan/fuoco, dall’astante stesso! Ricordiamo che la Partenza va chiesta dal rover o dalla scolta ai capi clan. Poi dopo la partita se la giocano, se tutto ha funzionato come dovrebbe, il rover o la scolta stessa. Noi capi siamo lì, a supportare, ma sono poi loro che devono fare i conti con le loro Scelte. Io spesso a quei poveri ragazzi e ragazze che mi hanno avuto come capo R/S dico “Ma siete sicuri di voler chiedere la partenza? Vi volete proprio inguaiare! Cioè, vedere il volto di Cristo nell’altro, riconoscere le ingiustizie e le disuguaglianze sociali, adoperarsi per superarle… Ma siete sicuri? Vi inguaiate a vita!” ma in fondo in fondo, per me, sono sempre loro a farmi ricordare quante vive sono quelle parole, quelle Scelte in me e a farmi dire “Ne è valsa proprio la pena”. Sempre.

IL VALZER DELLE DISPONIBILITÀ

Che ogni anno, che in ogni Co.ca. tutti si deve ballar.

PERMESSO?!

E poi arriva il giorno in cui qualcuno chiede di entrare in Comunità capi! Come ci comportiamo, cosa succede e come lo accogliamo? La parola ad alcuni capi gruppo.

[Foto di Andrea Pellegrini]

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