CARO RAGAZZO
Quel che è stato e che potrà essere
«Caro Michele, caro Francuccio, cari ragazzi,
Ho voluto più bene a voi che a Dio, ma ho speranza che lui non stia attento a queste sottigliezze, e abbia scritto tutto al suo conto»
Don Lorenzo Milani, Testamento, 1966
È la notte di san Giovanni e sto contemplando un grande falò, acceso nella ritualità di quei gesti che mescolano tradizioni contadine e credenze popolari, un po’ superstiziose ma cariche di presagi e di speranze per il futuro.
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L’ECOSISTEMA DELLE RELAZIONI
Avviciniamoci al luogo scelto per il campo. Agli albori di maggio si parte dalla parrocchia con l’auto carica di aspettative e i sogni di un paesaggio pronto ad accogliere il nostro reparto. Sarà come era in foto, con quei prati verdi e le montagne con la punta ancora innevata sullo sfondo? Sarà come ci rassicurava il proprietario: con ampi spazi per le sopraelevate, il fiume gelato e trasparente poco più sotto, e il bosco, la magica foresta per i giochi notturni? Sarà. Sarà un sistema ...
QUESTIONE DI PROMESSE
Decidersi per quei passi verso l’altro
«Ho insegnato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è la politica. Sortirne da soli è l’avarizia»
Don Lorenzo Milani, Lettera a una professoressa, 1967
Ciò che ha portato tutti a definire il Samaritano buono, quando citiamo la parabola che inizia con «un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico…», nonostante di questo aggettivo nel racconto evangelico non ci sia traccia, è la sua capacità di farsi ...
DOVE POSIAMO IL SGUARDO LÀ SARÀ NOSTRO CUORE
«Siete voi la luce del mondo. Una città costruita sopra una montagna non può rimanere nascosta. Non si accende una lampada per metterla sotto un secchio, ma piuttosto per metterla in alto, perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa» (Matteo 5,13-16).
Chissà quante volte abbiamo letto queste parole del Vangelo e ci siamo esortati a essere luce del mondo, e chissà quante volte l’abbiamo fatto con i nostri ragazzi. E in Comunità capi: in cosa ciascuna persona è luce del ...
NESSUNO È INDISPENSABILE
E altre massime fuorvianti per la Co.ca.
«Quando avrai perso la testa, come l'ho persa io, dietro poche decine di creature, troverai Dio come un premio»
Don Lorenzo Milani, lettera a Nadia Neri, 1966
Nella mia Comunità capi, diverso tempo fa, facemmo una riflessione sull'uscita dei passaggi che allora mi parve molto illuminata. In pratica eravamo tutti d'accordo che le cerimonie e i momenti dei passaggi dei ragazzi dovessero essere momenti fondamentali, basati sul protagonismo e sulla ...
SLIDING DOORS
L’infinita combinazione di vite che fanno me
«E allora il maestro deve essere per quanto può, profeta, scrutare i “segni dei tempi”, indovinare negli occhi dei ragazzi le cose belle che essi vedranno chiare domani e che noi vediamo solo in modo confuso»
Don Lorenzo Milani, Lettera ai giudici, 1965
Io sono figlio di Nicolò e Giovanna, marito di Arianna, padre di Chiara e Teresa, ragazzo di Paolo e Antonella, i miei capi clan… non è la mia presentazione ai lettori di Proposta ...
RELAZIONI LUNGHE… UNA VITA
Stavo andando al centro commerciale sotto casa quando, mentre percorrevo il vialetto ciclopedonale, ho visto arrivare una ragazza dal lato opposto.
Eravamo ormai a una decina di metri di distanza quando la ragazza si è fermata all’improvviso. Me ne sono accorto subito e mi sono chiesto se fossi io a essere così minaccioso o se, dietro di me, si fosse appena materializzato un demone o un commando della Wagner. Ricordo distintamente di essermi voltato e no: dietro di me non c’era nessuno...
UN CAPO REAL, EPOCHÈ E CAREFUL
Mischiarsi, sospendere il giudizio e avere cura
«Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande "I CARE". È il motto intraducibile dei giovani americani migliori: "me ne importa, mi sta a cuore". È il contrario esatto del motto fascista "me ne frego”»
Don Lorenzo Milani, Lettera ai giudici, 1965
Epochè. Un termine greco che significa “sospensione del giudizio”.
È una delle parole chiave di don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile di Milano. E lui, di ...
TI GUARDO
«[Il lupo] bruscamente, si ferma. Si siede eretto, proprio davanti al ragazzo. E anche lui si mette a fissarlo. Non quello sguardo che vi passa attraverso, no: il vero sguardo, lo sguardo fisso». L’occhio del lupo, Daniel Pennac
Uno sguardo fisso, uno sguardo vero.
Di quanti sguardi fissi e veri si è riempito il nostro anno da capi?
Quante volte possiamo dire che li abbiamo guardati, li abbiamo amati e abbiamo scelto le parole da dire, i passi da fare, i silenzi da rispettare, le ...
CERTIFICATO DI SANA E AUTENTICA RELAZIONE
«Non so cosa dirti del ping-pong. Io sono sicuro che se lo spezzi nel mezzo e se in conseguenza di ciò non avrai più nessun ragazzo d’intorno non morrà nessuno. Avrai più tempo per pensare. Più silenzio, e in più pian piano andrai costruendo quell’immagine di prete più vera e degna di te che con l’andare del tempo attirerà col suo valore intrinseco»
Don Lorenzo Milani, lettera a don Ezio Palombo, 1955
Partirei da un caposaldo della nostra infanzia/adolescenza, dal passe-par...