UN’AVVENTURA MEMORABILE

di Marialuisa De Pietro, Iacopo Portaccio e don Luca Delunghi Incaricati nazionali e assistente ecclesiastico alla Branca E/G

Ingredienti per esperienze che lasciano il segno

Probabilmente molti di noi nei primi istanti dopo l’annuncio del tema della Route nazionale delle Comunità capi – Generazioni di felicità – avrà pensato ai propri momenti felici vissuti con il fazzolettone al collo. Questi ricordi sicuramente ci avranno strappato un sorriso, perché ricordare momenti felici contribuisce alla felicità: ricordare chi siamo, le esperienze che abbiamo vissuto e le persone che abbiamo incontrato genera sentimenti di gioia, gratitudine e soddisfazione; ricordare con chi eravamo ci dà modo di renderci conto che la felicità più profonda è quella condivisa e che davvero molto spesso il vero modo di essere felici è rendere felici gli altri. Riflettere sul fatto che i ricordi giochino un ruolo essenziale nella nostra felicità offre una preziosa prospettiva nella continua ricerca di una vita appagante. In un’epoca in cui molti sono alla ricerca del segreto della felicità è fondamentale non trascurare che una parte significativa di essa è già custodita nei nostri ricordi. Da qui la domanda: quali gli ingredienti per far vivere ai nostri ragazzi un’avventura che sia esperienza memorabile di felicità?

Senza ricorrere a raffinati criteri metodologici, quando abbiamo più soluzioni tra le mani, la scelta migliore è spesso la più semplice, e in questo caso è la vita all’aria aperta. Lontano dalle pareti che ci confinano, infatti, la natura offre alle nostre guide e ai nostri esploratori un palcoscenico aperto, uno spettacolo semplice e grandioso per scoprire la gioia e la soddisfazione in modi che la vita quotidiana spesso nasconde loro.

Di tutti i fenomeni dell’universo, la vita degli adolescenti è – lo sappiamo – uno fra i più intricati, sofisticati e fantastici. In questo periodo le menti giovani si aprono come stelle appena nate, scintillanti di curiosità, piene di desiderio di esplorare e di afferrare la vitalità del mondo che li circonda o, a tratti, languenti e sonnacchiose come un tramonto autunnale o una lumaca che si trascina mollemente col suo guscio. L’adolescenza nel suo balletto di cambiamenti fisici ed emotivi, che dipinge un quadro unico di individualità in divenire, è contrassegnata da sfide e ostacoli ai quali rispondere con altrettanta passione e slancio, permeando di esse le avventure che proponiamo ai nostri ragazzi e che essi stessi ricercano, più o meno consapevolmente!

La propensione adolescenziale ad attraversare ogni cosa con lo scopo di ampliare e amplificare le proprie percezioni, al di là delle limitazioni, è il desiderio intrinseco di esplorazione e crescita personale a cui rispondiamo nel nostro compito di educatori. Con la consapevolezza che l’adolescenza ha tutti i crismi per essere chiamata Avventura con la A maiuscola promuoviamo, dunque, un ambiente educativo rispettoso, inclusivo e davvero stimolante per tutti, contribuendo a far emergere il meglio dai nostri giovani avventurieri.

Vivere un’avventura all’aria aperta e abbracciarne lo stile non solo può insegnare ai nostri ragazzi preziose lezioni sulla vita, ma anche condurli verso la felicità. La natura, infatti, insegna che la felicità può essere trovata nella purezza della sua essenzialità, fra il fruscio delle foglie e la bellezza silenziosa di un cielo stellato, godendo la semplice maestosità di ciò che circonda e appaga tutti i sensi e in cui ciascuno sarà libero di connettersi a un livello più autentico con sé stesso, riconoscendosi parte di qualcosa di più grande, provandosi nelle proprie capacità e sfidando i propri limiti.

Lanciarsi in un’avventura all’aria aperta spesso richiede la tensione adrenalinica del coraggio e della determinazione; nell’incontro con la novità e le difficoltà della natura, gli E/G sapranno trovare in loro la forza interiore e la fiducia nelle loro capacità e competenze, ingredienti fondamentali per una felicità duratura. Far vivere l’Avventura di essere in armonia con la natura, con gli altri e sedotti dalla bellezza della vita semplice insegna che la felicità non è sempre legata a conquiste materiali o a un successo esteriore. Questa consapevolezza della bellezza intorno a noi, incarnata nel Creato, alimenta la gratitudine e insegna a vedere la vita con occhi nuovi. Da questa esperienza nascerà senz’altro la memoria e il racconto delle belle esperienze: dare voce al ricordo di un’avventura è un atto di felicità, dà la possibilità di capire la vita guardandola nel suo trascorso e di farne tesoro ma per viverla lietamente in avanti. Le memorie e le avventure saranno sempre fari al loro futuro felice!

[Foto di Pietro Favaretto]

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