Route nazionale: urban style per l’uomo dei boschi

È di nuovo Route per i rover, le scolte e tutta l’Associazione… è di nuovo Route!

Dopo 28 anni dall’ultima Route nazionale dei Piani di Pezza questo invito suona come una promessa.

È il tempo dell’intelligenza, del cuore e della passione. È il tempo di alzare la testa, di pensare che il cambiamento inizi da se stessi; è ora di mettersi in marcia sulle strade del coraggio.

L’Associazione scommette sul tema del coraggio, perché vuole che i nostri rover e scolte si rendano conto che è il momento di prendere lo zaino e diventare i protagonisti del cambiamento, i costruttori del futuro. Questi ragazzi, che abbiamo accompagnato negli anni lungo un pezzo di strada, saranno gli uomini e le donne di domani.

La campagna di comunicazione che accompagna la Route nazionale vuole intenzionalmente parlare ai ragazzi, i veri attori di quest’avventura. Per incontrarli abbiamo ricercato nuovi linguaggi, nuovi modi per costruire relazioni. Spariscono i simboli tradizionali a cui siamo abituati pensando alla Branca, R/S, per proporre qualcosa di più dinamico, più radicato nella realtà in cui i ragazzi vivono.

L’immagine è “urbana”. Qui ci sono pochi boschi e prati. Scompare l’immagine idilliaca della natura e compare la giungla cittadina in cui è ancora più difficile muoversi. Sui monti ci andiamo per imparare la vita, ma poi è nei luoghi che abitiamo tutti i giorni che dobbiamo spenderci.

Il simbolo della Route è un cartello stradale, quello del “senso unico” (nella versione anglosassone con la scritta “one way”). È un immagine fredda, impersonale, non radicata. Sopra, con una grafica da tag, compare un cuore. Il mix è esplosivo. Ci metto la parte più importante di me: il cuore. È l’organo vitale, pulsante, la passione, il tocco irrazionale che caratterizza la speranza e il coraggio. Dico che ci sono, che si può contare su di me. Affermo che con coraggio mi metto in cammino verso la direzione giusta. Sappiamo bene che la strada è piena di bivi e di scelte, che il passo non è sempre gagliardo, che si fa fatica, ma sappiamo anche chiaramente qual è l’unica direzione giusta. “Sentinella quanto resta della notte?”. Nella notte siamo vigili e sappiamo scorgere l’alba. La sentinella sa da che parte deve cercarla.

La campagna di comunicazione farà e sta facendo grande uso dei social network: Facebook, Google plus e Twitter innanzitutto. Ci buttiamo nella grande Piazza di Facebook, dove si crea la comunità virtuale, dove si aggregano le persone, capi e ragazzi. Strada, comunità (virtuale/reale) e servizio. Questo c’entra eccome con il metodo. In questa piazza cerchiamo di chiarire ed ascoltare. Non c’è censura. Come in ogni comunità la moderazione viene dai partecipanti. Useremo quest’occasione per studiare i meccanismi che creano l’aggregazione, i linguaggi usati e i contenuti scambiati, in modo da trarre profitto da quest’esperienza e indirizzare consapevolmente in chiave educativa l’uso di questi strumenti che sono già abbondantemente utilizzati dai ragazzi e da molti capi.

Camminare con gli scarponi sull’asfalto è poco divertente e ti fanno male i piedi. C’è però una meravigliosa valle alpina a Millegrobbe in Trentino Alto Adige, dove oggi, ignare e annoiate, pascolano le mucche. Là ci ritroveremo, sapendo che quello che porteremo a casa lo spenderemo fra cemento, palazzi e cartelli stradali, ma non avremo paura perché il coraggio maturato e condiviso con tanti altri ci accompagnerà.

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www.routenazionale.it 

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