Nelle Pieghe della Vita

di Chiara Bonvicini Alessandro Denicolai don Carlo Vilano

Incaricati nazionali e assistente ecclesiastico alla Branca R/S

Sulla strada, nel servizio o nella condivisione: annunciare è riconoscere la presenza di Dio nelle nostre esistenze

L’esperienza di branca R/S si vive sulla strada, nella comunità e nel servizio. È esperienza reale, passa attraverso i sensi, spinge all’incontro con se stessi, con gli altri, con la natura e con Dio. I ragazzi camminano con noi, la comunità cresce nel confronto e nel servizio, nella g/ioia come nella fatica. È esperienza piena di condivisione, non ti puoi nascondere, non puoi fingere, non puoi dare quello che non hai. «Dove trovi la forza per camminare nella vita?», «Chi ti sostiene nel servizio?», «Verso quali orizzonti ti spingono i tuoi passi?», «Che cosa cerchi?». Quante sono le domande che i rover e le scolte ci pongono nei momenti più impensati! E quante volte vorremmo porre anche noi a loro le stesse domande per sollecitarli nell’ardua impresa di diventare ogni giorno uomini e donne più consapevoli e felici!

Gesù chiede ai primi discepoli, che lo guardano con curiosità «Che cosa cercate?» e poi li invita «Venite e vedrete». La vita cristiana non è un’idea, ma un’esperienza, un incontro. Ecco, buona parte di quell’annuncio a cui siamo chiamati consiste nell’accompagnare i ragazzi ad «andare a vedere», muovendoci noi stessi e aiutandoli a costruire esperienze di senso, a fare incontri significativi, a scoprire l’amore nascosto nelle pieghe della vita. Andare a vedere insieme dove abita il Maestro.

In quelle esperienze vengono fuori i momenti in cui raccontarsi, trovare le #parolecheparlano e #parlaredilui. Abbiamo la possibilità di raccontarci a vicenda come il Maestro, pur non essendo qui presente in carne e ossa, abbia già affascinato la nostra vita, ci abbia già fatto capire che è credibile, che vale la pena di mettersi in ascolto di quello che Lui dice.

Questa è una delle cose più importanti e preziose che possiamo fare per annunciarLo. Possiamo raccontarci gli uni gli altri, le tante volte che lo abbiamo incontrato, meditato dalla Parola, dagli altri, dalla vita, dallo spirito che Lui ha effuso nel nostro cuore.

Il rischio altrimenti è quello di perdersi, di continuare a cercare all’infinito, senza trovare un orientamento. E allora abbiamo bisogno di testimoniarci a vicenda che qualcosa del Maestro abbiamo conosciuto e ha affascinato il nostro cuore. Per questo vale la pena cercarne altre tracce, per questo continuiamo a sperare, per poterlo un giorno incontrare definitivamente.

Come i discepoli di Emmaus, dopo aver camminato, dopo aver condiviso, rileggiamo la nostra vita ritrovando e rivalutando in essa quell’esperienza di Lui.

Annunciare è trovare il modo di riconoscere insieme (perché ognuno ne ha dignità) che Dio c’è, è presente nelle nostre vite, ci ama e dona la vita per noi.

Questo riconoscimento in branca R/S può essere fatto insieme, nella condivisione, lungo la strada, attraverso il servizio. Per innescarlo, abbiamo pensato a #parlamidilui, per rimettere al centro del nostro sguardo la figura di Gesù e #parolecheparlano, per raccontarci la vita, Gesù dentro la vita, la novità che la sua Parola sa dare alle nostre parole, alla vita reale che ci tocca in tutti noi stessi.

Fianco a fianco, a due a due, lungo la strada nella forza del mattino o in una radura nella calma della sera, la vita e la Parola si mescolano, le emozioni nascoste anche a noi stessi trovano voce e la gioia di condividere con l’altro aiuta a superare la timidezza. E si fa luce lì intorno, perché nel raccontare il cuore comprende, nell’ascoltare si accoglie reciprocamente l’annuncio che salva.

E nel cerchio, quando la comunità si ricompone e ciascuno porta il suo pezzo del mosaico, la profondità delle parole e il silenzio che le accoglie rendono evidente che la ricchezza si è moltiplicata. Allora diventiamo testimoni gli uni per gli altri, capi e ragazzi insieme, di Colui che è strada, verità e vita. Allora cambia il tuo modo di camminare, di stare con gli altri, di gioire e di soffrire, di amare e di essere amato, cambia il tuo modo di servire. Alla domanda di Gesù «Che cosa cercate?» i primi discepoli hanno risposto con un’altra domanda. «Rabbì – che vuol dire Maestro – dove abiti?». Lì i rover e le scolte vogliono andare, lì siamo chiamati ad andare con loro.

#parlamidilui

è un percorso per R/S e Capi che offre occasioni e strumenti per incontrare Gesù sottolineando la centralità, la concretezza e il carattere rivoluzionario del messaggio che Egli stesso, come Figlio di Dio, incarna e testimonia.

Il Vangelo di Marco:
Ma voi chi dite che io sia?

#parolecheparlano, una proposta per tutti: lasciarci provocare dalla Parola in prima  persona, vivendo l’esperienza in coppie, nelle comunità R/S, scegliendo una parola e raccontandoci reciprocamente quale novità ci porta Gesù

[Foto di Andrea Pellegrini]

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