Dignità e Oscillazione

di Enrica Roccotiello, Stefano Venturini

Incaricati Nazionali alla Branca L/C

Come ci vedono i bambini
“Gli adulti… sono protettivi, insegnano bene, sono un posto sicuro dove andare, sono generosi, protettivi, buffi, coccolosi, ma anche seri… sono da rispettare, e ci aiutano a metterci sulla buona strada, sono molto responsabili, a volte chiusi e fai fatica a farci amicizia, sono protettivi e iperprotettivi però sono poco fantasiosi e alcune volte incontentabili…” (Atti del Festival Bambino, 2016). I bambini hanno la loro visione del mondo, di Dio, del dolore, di sé, degli altri e di sé in relazione con gli altri e… di noi adulti. È proprio in questo spazio che ciascuno di noi gioca la sua parte, perché possano stare in un contesto che li aiuti a fare da soli.

Pienamente degni!

I bambini sono degni. Degni di essere immaginati, sognati e riconosciuti come persone complesse e complete, cioè vere! Che i bambini fossero pienamente degni lo pensava già qualcuno a suo tempo “Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio” (Mc 10, 14). Ci è stato più volte ricordato, anche di recente, che i bambini e i ragazzi sono terra sacra davanti alla quale togliere i sandali (Esortazione apostolica Christus vivit), luogo teologico, pieni dal punto di vista della vita, del potere, della libertà e della dignità, che richiedono cura (Una comunità che genera e accompagna nella fede, Ufficio Catechistico Emilia-Romagna).

Tutta la Comunità capi è dunque custode di questa dignità ed è chiamata a cambiare paradigma nel modo di intendere e relazionarsi al pianeta bambino, accettando di mettersi in ascolto e di fare un passo di lato per lasciare che sia lui a decidere come occupare lo spazio. Non solo per dare spazio, ma per costruire il contesto che consenta al bambino di prenderselo, vivificarlo, renderlo unico e a sua misura. Ogni percorso diventa un buon percorso se la Co.Ca. si occupa di costruire lo spazio di gioco di ogni bambino e se accetta di farne parte, come ospite.

Come, a volte, vediamo i bambini

Agli esseri umani basta avere cinque anni per saper risolvere i conflitti per mezzo delle parole e per usare a proposito quel sottile e potente strumento di pacificazione che è la cortesia.

Davvero uno si chiede cosa facciamo ai bambini, per costringerli a diventare quegli adulti ottusi e prevaricatori che tanto spesso ci affliggono l’esistenza” (G. Axia, 1996, p 9).

In passato i bambini avevano poco valore e il potere assoluto del pater familias sui figli durerà a lungo nella pratica quotidiana. Oggi sappiamo che non è più così. Riconosciamo ai bambini la capacità di sviluppare un pensiero proprio, la capacità di costruire relazioni positive, di esprimere le proprie potenzialità e di dare con fantasia e passione il proprio contributo alla società. A volte, però, l’adulto immagina ancora il bambino come un piccolo involucro vuoto da dover riempire di pensieri, di nozioni, di attese, spesso solo dell’adulto stesso.

Uniti nella crescita dei più piccoli

Considerando il bambino una persona degna, possiamo allora riconoscere ugualmente degno il cammino che i nostri lupetti e coccinelle vivono in branco e in cerchio. La Comunità Capi ha il compito di sostenere il loro sentiero e pista individuale non come propedeutico a qualcosa che verrà dopo; non stanno facendo le prove della promessa scout, né si stanno preparando a fare o diventare altro, ma stanno già vivendo pienamente, come persone complesse e complete, il loro percorso di crescita.

Adulti veri, oscillanti!

I bambini hanno dunque bisogno di adulti solidi e oscillanti. Sì, proprio così, solidi e oscillanti, capaci di riconoscersi nel primo passo di un bambino che, sentendosi sostenuto, spinge un piede più in là e infine scopre che la terra tiene, che lui tiene. Del resto, l’unico modo per rispondere alla nostra chiamata alla santità è quella di accettare e far fiorire la nostra umanità nella fragilità, sempre!

È in questo equilibrio instabile, proprio dell’essere in movimento, che ci giochiamo la nostra credibilità nei confronti dei bambini.

È qui che la Comunità Capi, riconoscendo la dignità dei bambini e facendosi parte del percorso che stanno vivendo, camminando insieme, può aiutare e sostenere le Coccinelle Anziane e i Vecchi Lupi durante le naturali oscillazioni di un’esistenza che guarda con fiducia a Cristo.

[Foto di Margherita Ganzerli]

Nessun commento a "Dignità e Oscillazione"

    Rispondi

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

    I commenti sono moderati.
    La moderazione potrà avvenire in orario di ufficio dal lunedì al venerdì.
    La moderazione non è immediata.
    I tuoi dati personali, che hai fornito spontaneamente, verranno utilizzati solo ed esclusivamente per la pubblicazione del tuo commento.