Lo sciopero fiscale

In questi giorni da varie parti si sente riecheggiare il tema del cosiddetto “sciopero fiscale” tanto che da varie parti amici e conoscenti, anche scout, mi hanno segnalato varie iniziative in tal senso.
Io penso, però, che esser cittadini sia fare il nostro dovere, indi pagare l’IMU e, in generale, pagare le tasse, è il segno di pensare che la legalità sia fondamentale e centrale nel nostro Paese e nella nostra vita e non solo un concetto che valga solo per gli altri.

Detto ciò, ci sono altri modi per manifestare il proprio dissenso. Lo sciopero è, storicamente, uno strumento importante di protesta, ma un uso improprio e dozzinale dello stesso, lo sminuisce e lo indebolisce. E questo proposto in mail, è appunto uno di questi di cui parlo.

Ben sapendo che molti non saranno in accordo con me, v’invito però a riflettere su quanto da me scritto. Molte volte non sappiamo davvero ascoltare quanto gli altri ci dicono, perchè poniamo la nostra attenzione unicamente e subito a come risponder loro, ma questa è una cosa pericolosa ed ingloriosa.

Marco Abrate. Voghera 1 – Zona Pavia
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Caro Marco,

non posso che essere d’accordo con te. L’essere buoni cittadini passa per un agire rispettoso delle leggi che il nostro parlamento approva.
Se una legge la giudichiamo ingiusta, è nostro dovere manifestare il dissenso e organizzare forme di protesta e di “resistenza civile” , che siano però indirizzate a cambiare la legge stessa.
In questo senso, come esempio ben noto a tutti, possiamo ricordare tutte le azioni di singoli e di gruppi o associazioni e movimenti che in Italia hanno portato dopo gli anni ’70 ad approvare la legge sull’obiezione di coscienza al servizio militare.
La disobbedienza fai da te è fin troppo simile alla ben nota arte di arrangiarsi italiana che è molto più vicina al fare i propri interessi senza tenere conto delle esigenze collettive che ad un’azione per cambiare le cose che non vanno.
Abbiamo spesso parlato sulla rivista di giustizia, legalità, dell’essere buoni cittadini su vari fronti, compreso quello dell’economia e della gestione del denaro e delle risorse. Manteniamo vivo il pensiero e il dibattito fra i capi, anche con l’apporto di lettere come la tua.

Chiara Panizzi

Caporedattrice SCOUT-Proposta Educativa

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