L’amore per le cose che crescono dal basso

Gentile redazione,

Sono un capo di Vicenza, e quest’anno ho la responsabilità di essere anche quadro, come capogruppo.
Credo nello scoutismo perché insegna piano piano, con i tempi più adatti per i ragazzi, secondo le età, l’amore e la libertà.Insegna senza troppe parole ma con molti fatti l’Amore quando pratica l’accoglienza, quando si accorge dei singoli, quando accarezza chi crede di essere inadeguato. Insegna la Libertà quando spiega i perché e fa interrogare sui perché, quando permette di realizzare i propri sogni, e plasma coscienze critiche. Io stessa, anche grazie allo scoutismo, ho potuto avere una crescita personale che in termini molto “metodologici” posso collegare prima ad una fase di scoperta di me, poi di competenza, di consapevolezza di me e dei miei limiti, e alla fine di responsabilità, nel decidere di scommettere con me stessa che è possibile davvero vivere seguendo il Patto Associativo.Penso che l’associazione sia percepita in questo periodo molto positivamente dall’esterno, grazie alla grande risonanza che un evento come la route nazionale ha saputo generare. Un fenomeno incredibile: migliaia di ragazzi che camminano insieme e creano una Carta che è una vera e propria Dichiarazione di Coraggio, una Carta che vuole dire “noi ci siamo”.

Dei ragazzi che paragonati ai loro coetanei escono più ricchi di strada, di vita, forse anche di speranza. E io sono davvero orgogliosa di essere parte di una Associazione che ha il coraggio di impegnarsi e chiedere quello che hanno chiesto quei ragazzi.

Ma posso dire di esserlo? Posso dire che la mia associazione si è schierata dalla parte della carta del coraggio? Purtroppo no. Come capo e quadro, mi ritrovo tra due fuochi, da un lato una “pressione del basso” fatta di sogni, di idee, di entusiasmo, di novità, e una “pressione dall’alto” di un’associazione per la quale io devo essere promotrice di passione associativa presso la mia comunità capi.

Quello che mi chiedo è se l’associazione, tolti i ragazzi, tenendo gli adulti, abbia il coraggio di prendere una posizione di coraggio su certi temi come l’omosessualità. Respiro il bisogno di risposte, non solo da parte dei ragazzi che chiedono come si ponga l’associazione verso la carta del coraggio, ma anche da parte dei capi stessi. L’attenzione verso il singolo, il considerare le situazioni di caso in caso, ha ancora senso quando i singoli diventano così tanti?

Non voglio sia letta come una critica, voglio solo poter credere fino in fondo in un’associazione che ha nella sua natura l’amore e la libertà.
B.O.

Nessun commento a "L'amore per le cose che crescono dal basso"

    Rispondi

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

    I commenti sono moderati.
    La moderazione potrà avvenire in orario di ufficio dal lunedì al venerdì.
    La moderazione non è immediata.
    I tuoi dati personali, che hai fornito spontaneamente, verranno utilizzati solo ed esclusivamente per la pubblicazione del tuo commento.