RESTITUIRE RESPONSABILITÀ

Pattuglia nazionale branca L/C

Offrire spazi e tempi di esperienza democratica per sperimentare il valore del Bene comune

Abbiamo mai considerato i nostri bambini non come destinatari, ma come soggetti di diritto? Ossia capaci di diritti e doveri, pienamente degni di leggere contesti, proporre soluzioni e strategie¹ e assumersi responsabilità², in poche parole bambini e bambine degni di “dire la loro”?

Per un adulto abituato ad avere sempre tutto sotto controllo, a essere l’unico capace di scelte di senso e, per questo, spesso reticente a concedere spazio alla potente capacità visionaria dei bambini, si tratta di una sfida certamente importante ed onerosa. E se fosse altrettanto seducente e creativa? «Una formica da sola è un puntino nero di cui nessuno si accorge. Ma cento formiche insieme possono spostare una montagna, magari un sassolino per volta. E cento formiche … più una Cocci che sia loro amica, chissà cosa riescono a fare!».

Partecipazione educativa

Bambini e adulti, insieme, siamo chiamati a partecipare, a gridare la nostra traccia, ad ascoltare e confrontarci, a porre domande, a proporre un cambiamento, a sentirci protagonisti della nostra quotidianità e del nostro oggi, a condividere spazio e tempo, a contaminare la storia di una comunità.

«I bambini non sono competenti in materia di politica? Non lo sono neanche gli adulti, quanto meno non tutti e sicuramente non su tutto»³. Partecipare è un’azione che richiede tempo, perché una vera partecipazione coinvolge davvero tutti; ciò implica avere cura dei tempi e del grado di maturità dei singoli e della comunità, fare in modo che ognuno possa avere e concedere il giusto spazio di espressione.

Perciò, affinché la partecipazione dei bambini nei processi decisionali non si riduca al prendere semplicemente parte a una discussione, occorre restituire responsabilità, far sentire ai bambini che il loro punto di vista è importante.

La vita di Branco e di Cerchio diventa così occasione e luogo privilegiato dove scoprire e sperimentare il valore del Bene comune, dove vivere esperienze di democrazia fin da piccoli: ogni bambino che ne fa parte ha promesso di giocare il proprio impegno con gioia e lealtà, con la certezza di percorrere questa pista non da solo ma insieme ad altri bambini e insieme ad adulti che hanno voglia di compromettersi con loro e che provano ogni giorno a fare del proprio meglio affinché ogni cucciolo d’uomo cresca come si conviene a uno del popolo libero.

Tenere per mano

«Si facevano molte poche chiacchiere alla Rupe. […] Conoscete la legge. Guardate bene, o lupi!»

Per essere parte attiva di un reale processo democratico, occorre competenza. Il ruolo del capo diventa così essenziale e delicato. Sarà sua cura offrire esperienza e abilità di mediazione ed essere garante delle regole condivise. Sarà suo il compito di guidare tenendo per mano, decidendo CON e non per o al posto di … lasciando spazio ai bambini e alla loro capacità di rileggere, insieme a lui, i contesti per poi decidere “con i piedi per terra e gli occhi verso il cielo”. Occorre, quindi, offrire un ambiente educativo alimentato dal clima di famiglia felice che favorisca l’appartenenza piena di ciascuno alla comunità e restituire tutti gli strumenti del metodo nella disponibilità totale dei bambini, avendo la serena consapevolezza che noi adulti siamo “ospiti” dei loro giochi, lì per accompagnarli, non per sostituirli. Proviamo allora a pensare alla vita di B/C, alla pista/sentiero di ogni L/C come spazio e tempo di Partecipazione educativa.

[Foto di Margherita Ganzerli]