un capo deluso…ma con molta speranza

Gentile redazione, vorrei dirvi la mia!
intanto mi scuso degli errori di ortografia, ma scrivo questa mail subito dopo la manifestazione, anzi, marcia della pace che si è svolta a Roma e ha lasciato in me una serie di emozioni contrastanti
Sono un capo deluso per la scarsa partecipazione associativa a questa marcia, ho cercato di dare tutte le giustificazioni possibili, ma non vedere quel mare o cielo di camice celesti ha creato una voragine nel mio essere capo.
L’associazionismo cattolico era presente in massa. Acli, Sant’Egidio, Azione Cattolica, per non parlare di tutte quelle piccole realtà locali e non che hanno partecipato.
Eravamo pochi, eppure Noi avevamo tutto il dovere di esserci di camminare su quelle strade di coraggio che tanto ci piace raccontare ai nostri ragazzi dei clan, ma che molto spesso, anzi quasi sempre non percorriamo.
Eppure mi ricordo molto bene quei capi che si “ammutinarono” quando A.G.E.S.C.I. non prese posizione nel periodo del blocco degli sbarchi ( io per primo ) invocavo nella mia co.ca il diritto di andare a manifestare con il fazzolettone al collo, ma niente, i capi piu saggi mi dicevano di meditare, aspettare ,capire….. poi qualche timido comunicato dalle regioni, molto bello e sentito quello della regione Sicilia, ma tutto è finito li
Ma sono un capo con molta speranza
Ieri per la prima volta ci siamo schierati apertamente. la manifestazione è stata aperta con queste parole dal presentatore: Condanniamo La federazione Russa come aggressore e sosteniamo l’Ucraina come vittima!
Aver aderito a queste affermazioni fa di noi un’associazione di coraggiosi, non ci possono essere capi nella nostra associazione che quando si parla di guerra, dicono : ” si vabbè però…”  NO! questo non è ammissibile uno scout di qualunque associazione sia RIPUDIA LA GUERRA senza se e senza ma!!!
Ieri dovevamo essere li in massa tutti gli scout di Roma, dovevamo rappresentare tutti quelli che per lontananza non potevano esserci
Ieri Francesco Scoppola dal palco in maniera chiara ha detto quello che nessuno scout ha mai avuto il coraggio di dire in una piazza gremita di gente: Dobbiamo dircela in maniera chiara, in maniera franca, siamo TUTTI colpevoli di un silenzio prolungato, di un inerzia e di una lentezza……
Ecco queste parole risuonano nella mia testa come la speranza di un’associazione che non ha più paura, che vuole camminare su strade di coraggio, di un capi che vogliono piantarci le tende su strade di coraggio
forza e coraggio a tutti

Andrea Testaccio

“Gli articoli della sezione “La parola ai Capi” sono opinioni personali dei singoli autori. Non rappresentano la voce di Pe né di AGESCI”.

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