GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO 2023

IL CAMMINO DI AGESCI LOMBARDIA PER PREPARARSI AL 21 MARZO

di Giulia Sozzi e Stefano Mattachini

Settore GPN AGESCI Lombardia

Un percorso iniziato due anni fa quando con un piccolo gruppo di Capi lombardi abbiamo iniziato un cammino di formazione insieme alla Commissione Regionale Antimafia di Regione Lombardia e all’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano.

Un’occasione per scoprire e comprendere cos’è storicamente la criminalità organizzata mafiosa e come si presenta oggi. Conoscerla per riconoscerla: da subito era chiaro quanto la competenza facesse la differenza e quanto fosse importante andare al cuore del problema, andare fino in fondo!

Insieme ci siamo domandati come riportare tutto questo lavoro all’interno delle nostre zone, dei gruppi e delle unità.

A ottobre 2022 è stata lanciata la notizia della XXVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, l’unica piazza nazionale si sarebbe tenuta a Milano.

Sicuramente questa era l’occasione per incontrare e parlare con i ragazzi, confrontarci insieme, interrogarci ed entrare in conflitto con le nostre coscienze e le nostre convinzioni.

Gli incontri in questi mesi sono stati tanti, sia con i singoli staff LC, EG e RS che con le unità direttamente. Anche a livello regionale abbiamo proposto due momenti formativi. Il primo a gennaio con Daniela Marcone, referente nazionale dell’Area Memoria di Libera e figlia di Francesco Marcone (capo dell’Ufficio del Registro di Foggia, ucciso il 31 marzo 1995) e Lucilla Andreucci, referente di Libera Milano. Un momento importante per comprendere il valore del 21 marzo e quell’urgenza di ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie.

E poi a febbraio il secondo momento di formazione con un focus sulle mafie al nord insieme a Monica Forte, già presidente della Commissione Regionale Antimafia e Francesco Terragno con Lorenzo Sorgente dell’Università degli Studi di Milano.

Infine un WorkShop RS “Cento passi da c@sa nostra” con 25 rover e scolte dalla Lombardia e dal Piemonte. Insieme abbiamo abitato un bene confiscato, abbiamo incontrato l’etica e la professionalità di Salvatore Bellomo, pubblico ministero alla Procura di Monza. Abbiamo scoperto storie meravigliose in quanto storie di vita insieme a Paolo Setti Carraro, fratello di Emanuela Setti Carraro, infermiera e  moglie del Generale e Prefetto di Palermo Carlo Alberto dalla Chiesa.

Abbiamo camminato per le vie di Milano conoscendo altre importanti storie del nostro Paese, Giorgio Ambrosoli, Lea Garofalo, Carlo La Catena, Stefano Picerno, Alessandro Ferrari, Sergio Pasotto e Driss Moussafir, Luisa Fantasia, Piersanti Mattarella. E poi gli RS partecipanti, che sono stati meravigliosi, ce le hanno riconsegnate e ridonate con la loro fantasia, sensibilità e creatività durante una veglia in stile RS.

Abbiamo concluso questi tre giorni importanti con la preghiera, per “saldare un po’ di terra con il cielo”, come ci ha detto don Luigi Ciotti durante la S. Messa che ha celebrato con noi.

Tutto questo per arrivare al 21 marzo, più  consapevoli dell’importanza storica e culturale di questa giornata. Eravamo tantissimi, oltre 70.000 persone scese in piazza per prendersi cura della memoria, perché la memoria è come una pianta che va curata e coltivata, perché la memoria ha bisogno di radici forti e profonde per portare frutto e regalarci così la sua bellezza, la sua eredità.

Una giornata importante, ricca di stimoli che ci scuotono, che ci chiedono di guardare alla nostra strada, alla nostra vita con occhi diversi, chiarirsi le idee su noi stessi/su chi siamo e sul nostro percorso, perché l’unico conflitto concesso in questo tempo è quello con noi stessi e con le nostre coscienze.

Abbiamo concluso questa giornata in armonia, con uno spettacolo teatrale “Pi Amuri, ballata per i fiori innamorati – storie di donne contro la mafia” a cura della Compagnia del Bivacco.

Durante la serata ci hanno portato la loro testimonianza due ragazze del Gruppo AGESCI Genova 13 raccontandoci del progetto “Enigmalavita”, un escape room installata all’interno di un bene confiscato per onorare la memoria di un loro capo Stefano Matricardi. Esperienze virtuose che raccontano di un impegno quotidiano importante, capace di dare un valore immenso ad un luogo oggi di vita!

Ripartiamo da questo 21 marzo con la consapevolezza che il lavoro è tanto e che ci vuole uno scatto, c’è bisogno di una “dolce pedata di Dio” che ci faccia sentire chiamati per nome nel rinnovare il nostro impegno perché insieme è possibile.

Facciamo nostro l’augurio di Don Luigi Ciotti: “Allora forza cari amici, la strada è certamente in salita, è certamente lunga, però noi siamo chiamati a fare sempre di più e sempre meglio la nostra parte!”Buona Strada, buona strada a tuttə!

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