Lettera aperta ai politici scout

Una cinquantina di adulti scout scrivono una lettera aperta ai parlamentari e agli amministratori pubblici.

Rimbalziamo volentieri la notizia e la lettera che riportiamo qui sotto. Seguite l’evoluzione su facebook www.facebook.com/LetteraApertaPoliticiScout

Cari fratelli e sorelle scout che sedete in Parlamento e che amministrate le nostre Regioni, Province e Comuni,

In questi tempi difficili, di incertezza e, in più di qualche situazione anche di disperazione, la classe politica che dovrebbe essere d’esempio quanto al coraggio delle scelte e alla fiducia viene invece percepita lontana, insensibile e decadente.

Proprio in questo momento allora, come adulti scout, ci sentiamo in dovere di riscoprire insieme a voi la bellezza e l’attualità della nostra Legge scout, il valore ed il significato di un impegno che abbiamo promesso di osservare e rispettare, sempre, qualsiasi sia il ruolo che ricopriamo nella società, noi come voi.

La Legge scout ci piace perché è una legge positiva: non contiene nessun divieto, è una legge che indirizza i nostri comportamenti verso ciò che è bellezza, verità e giustizia. Ci invita, con larghezza di vedute, a cercare e ad impegnarci per il bene comune.

Ecco allora che cosa ci colpisce, nell’Italia di oggi, della nostra Legge.

La Guida e lo Scout:

  1. pongono il loro onore nel meritare fiducia ci porta alla mente la parola coerenza: la fiducia si merita  con il tempo, con la trasparenza, con un comportamento coerente alle proprie idee, sempre.
  2. sono leali ci ricorda nell’etimologia del termine il latino “legalem” (legale). Significa essere fedeli alla parola data e fedeli al patto stipulato con gli elettori. Chi agisce con sincerità e onestà, rispettando le regole e senza imbrogli si pone in una posizione di parità con gli altri: forse ci vuole coraggio per giocare alla pari, ma oggi è più che mai necessario essere coraggiosi. La forza della lealtà  genera autorevolezza e credibilità.
  3. si rendono utili e aiutano gli altri significa avere la capacità di vedere, capire, comprendere, organizzare e mettere a disposizione le proprie competenze per poter contribuire al bene comune. Questo implica preliminarmente l’essere competenti e coltivare la propria formazione.
  4. sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout: considerazione e rispetto non possono mancare, anche nella conflittualità.
  5. sono cortesi vuol dire coltivare la propria nobiltà d’animo e signorilità, nei comportamenti come anche nel linguaggio.
  6. amano e rispettano la natura è un atteggiamento che richiede visione e lungimiranza; presuppone di saper riconoscere la Terra come dono, e che ciò comporta dei doveri nei confronti delle generazioni future.
  7. sanno obbedire ci ricorda che l’obbedienza alla Carta Costituzionale e ai cittadini (per es. quando si esprimono con un referendum) è una virtù che si può anche acquisire, come tutti i saperi. Chi sa obbedire sa rimanere nel proprio ruolo con umile fermezza.
  8. sorridono e cantano anche nelle difficoltà, o, come dicono gli inglesi, “sorridono e fischiettano”: il comportamento tipico di chi va per la propria strada con sicurezza leggera perché sa di essere limpido e onesto, sostenuto dalla forza della propria lealtà e dalla consapevolezza delle proprie capacità.
  9. sono laboriosi ed economi ….cosa altro potremmo aggiungere?
  10. sono puri di pensieri, parole ed azioni, cioè hanno pensieri e parole giuste e misurate, diremmo essenziali. E, di regola, se il pensiero è buono lo sarà anche l’azione che lo concretizza.

Vogliamo concludere riportando a noi e a voi alla mente un brano di B.P. che ci sembra molto attuale e che parla di successo e felicità, due temi che stanno molto a cuore a tutti:

[…] fa’ sempre in modo che il tuo scopo non sia solo quello di raggiungere una posizione o di realizzare ambizioni per te stesso, ma anche di trovarti in grado di fare del bene agli altri, per la comunità. Una volta che tu sia giunto ad una posizione che ti permetta di rendere servizio agli altri, sei al gradino più alto della scala che porta al vero successo… cioè la Felicità.

Il «servizio» […] non significa normalmente di voler primeggiare negli affari pubblici o di voler imporre le proprie idee politiche particolari agli altri, ma di essere uno su cui tutti possono contare, un cittadino servizievole nello Stato, un solido mattone della costruzione comune. Per questo bisogna avere idee larghe, saper vedere che cosa è meglio per lo Stato nel suo insieme; e non cercare soltanto ciò che torna meglio ad una parte di esso. […]

In effetti un cittadino servizievole è molto simile ad un buon giocatore di calcio; si rende, per prima cosa, capace ed efficiente come individuo per poi tenere efficacemente il proprio posto nella squadra.

Se i giocatori non tengono il loro posto, se uno trova più divertente essere sempre fuori gioco, se un altro preferisce usare le mani contro le regole, e un altro ancora si mette a dare pugni nello stomaco a tutti gli avversari, non c’è più una partita, ma anarchia, e la fine dell’incontro.”

Robert Baden-Powell La strada verso il successo 1922

Anche se questi pensieri di BP sono stati scritti quasi cento anni fa, ci sembrano ancora attuali e validi per tutti, non solo per chi è o è stato scout. B.-P. infatti parla all’uomo e ci sono valori, nell’essere uomini e donne, che non cambiano nel tempo: ora come allora, per essere felici dobbiamo per prima cosa… fare felici gli altri.

la Comunità MASCI Sarthi di Sarcedo e Thiene (VI) e
la Comunità Capi AGESCI del Sarcedo 1

a noi si aggiunge:

la Comunità Capi del Campobasso 7
la Comunità MASCI Roma 14

Nessun commento a "Lettera aperta ai politici scout"

    Rispondi

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

    I commenti sono moderati.
    La moderazione potrà avvenire in orario di ufficio dal lunedì al venerdì.
    La moderazione non è immediata.
    I tuoi dati personali, che hai fornito spontaneamente, verranno utilizzati solo ed esclusivamente per la pubblicazione del tuo commento.