[di Francesca Zuccarini – pattuglia nazionale della Branca E/G]
Quando ormai più di cento anni fa B.-P. ebbe l’idea di impiegare un corpo di ragazzi che servì da portaordini e in altre necessità pratiche per la difesa di Mafeking, dobbiamo riconoscergli che forse non si trattò solo di intuito. Si trattò senz’altro di Scouting.
Il generale dalle doti eccellenti ebbe, cioè, un’acuta capacità di lettura della realtà e del territorio in cui operava, comprendendo le necessità del suo tempo ed utilizzando al meglio gli strumenti che la situazione contingente gli offriva.
Oggi forse ciò che dobbiamo riscoprire è questa dote, vero e proprio stile di vita: l’osservazione e l’interpretazione della realtà circostante per dedurne mancanze e criticità ma ancor di più occasioni, possibilità di crescita e di cambiamento.
Il nostro Regolamento Metodologico recita:
«Tipico della proposta scout è lo scouting, atteggiamento di proiezione verso l’ignoto, animato dal gusto di esplorare che spinge ad andare oltre la frontiera.
I bambini, i ragazzi ed i giovani imparano facendo, privilegiando l’esperienza attraverso l’esercizio continuo dell’osservazione, della deduzione e dell’azione» (Reg. Metodologico parte interbranca Art. 25).
Diviene dunque imprescindibile dall’essere un buon capo l’attenzione a stimolare negli Esploratori e nelle Guide l’acquisizione di questo modus operandi, attraverso esperienze concrete e pratiche in modo che «siano in grado di valutare le soluzioni immaginando il fine e i mezzi e valutando se valga la pena utilizzare proprio quei mezzi» (P. Lucisano).
Si tratta cioè di apprendere «l’arte di osservare la realtà vissuta, di interpretarla e di agire conseguentemente in essa. Non si tratta, quindi, solo di un insieme di tecniche, ma di un modo di affrontare l’esistenza che favorisce anche lo sviluppo di uno stile progettuale» (Reg. Metodologico E/G Art. 7).
Se è vero che viviamo in un mondo dove, soprattutto per gli adolescenti, sembra essersi spenta la luce sul futuro, è compito dell’educatore stimolare i ragazzi verso la progettualità, verso un sogno che sia portatore di rivoluzione, di cambiamento reale e tangibile. Un progetto non è altro che un sogno con una data di scadenza.
Sognare dunque non è solo pura immaginazione, ma è un questione pratica, è capacità di guardare più nel profondo la realtà, pertanto parte integrante è anche la competenza, l’insieme di conoscenze e abilità acquisite non tanto su manuali e astratte scartoffie, quanto più come medaglie al valore sul campo.
Campo d’azione privilegiato dell’esploratore e della guida dovranno allora essere le imprese, di squadriglia e di reparto.
Non dobbiamo cercare lontano per scoprire che le fasi dell’impresa mostrano evidenti collegamenti con i tre step dello Scouting: è necessaria un’osservazione mirata e consapevole che ci permetta di dedurre ambiti di intervento per poter ideare e progettare tempi, modalità, strumenti adatti a realizzare un’azione efficace e duratura.
Sicuramente l’osservazione e, dunque, l’ideazione risultano presentare maggiori difficoltà per i nostri adolescenti e saranno pertanto i momenti da curare al meglio, stimolando costruttivamente la fantasia, la capacità di guardare lontano.
Ed allora lanciamo le specialità individuali e/o di squadriglia con botteghe pratiche tenute da Maestri di Specialità!! In alternativa potremmo prevedere attività di analisi mirata del territorio circostante la sede, magari in seguito allargandoci anche alla realtà cittadina per scoprire possibili aree di intervento.
Incontri con esperti, enti, associazioni non potranno che favorire l’emergere di quesiti a cui non dovremo servire una risposta a tavolino, ma potranno essere ottimo spunto di riflessione, di approfondimento, di ricerca individuale o comunitaria. Saranno input preziosi per nuovi percorsi, per nuove imprese.
Perché non allestire poi una biblioteca di reparto? Vi potranno essere comprese nostre proposte, ma sicuramente vi accoglieremo quelle segnalate dagli esploratori e guide: manuali di arte scout; racconti di vita di personaggi che hanno segnato le epoche nella fede, nella storia, nelle scienze ed in altri ambiti; cantautori che hanno saputo essere testimoni di vita; mappe; un planisfero per stuzzicare la voglia di conoscere il mondo; cd, video…
E sulla bacheca – che non può mancare – manifesti di eventi, link utili (per un uso critico ed intelligente di internet), frasi d’autore che abbiano un messaggio profondo da comunicare; uno spazio vuoto che funga da “angolo delle idee”, dove ogni esploratore o guida possa scrivere su un post-it le proposte che di volta in volta potranno nascere nel corso dell’anno.
Uno sguardo attento alla realtà potrà passare anche dalla lettura ragionata di quotidiani e riviste, magari prevedendo una volta al mese un “Tg delle squadriglie”, in cui i ragazzi potranno presentare notizie che vorrebbero approfondire e discutere.
Di idee ce ne sarebbero tante altre … a noi capi non resta che osservare, dedurre e agire!
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