RN24

Presidenti del Comitato nazionale

È tempo di Route nazionale, è nuovamente tempo di route nazionale!

Pensiamo che per le nostre comunità sia un appuntamento che si colloca dentro a un percorso associativo che vuole essere storia, memoria, ma soprattutto lettura del presente, punto di partenza per scegliere che ruolo vogliamo avere come Associazione all’interno nel nostro “hic et nunc” e in quale modo desideriamo proiettarci nel futuro.

Da dove ha origine questa scelta del Consiglio Generale?

Il covid, nel bene e nel male, ci ha portato in un tempo diverso, con il quale fare i conti, in un momento in cui tutto sembra non avere futuro. In questo contesto è nata l’idea della Route nazionale delle Comunità capi, immaginata come un’esperienza che desideriamo poter essere fortemente motivante per tutti noi 33.000 capo e capi dell’AGESCI: il regalo di un tempo di qualità, di nuove energie, di nuove parole, di nuovi contenuti per l’educazione, e al contempo la possibilità di valorizzare il contributo dei 50 anni di storia dell’AGESCI nel nostro Paese e nella Chiesa.

Come Comitato Nazionale, nel confronto con il Consiglio, abbiamo costituito uno staff RN24 (a cui va il nostro grazie infinito) per dare gambe a questo sogno.

Il primo passo è stato chiederci qual è il cuore dell’esperienza che lo scautismo e il guidismo AGESCI vissuto insieme in questi 50 anni: lo abbiamo riconosciuto nelle parole dell’ultimo messaggio di B.-P. agli scout, «la vera felicità è fare la felicità degli altri».

Se dunque il cuore è la felicità, come declinarla oggi nella nostra esperienza associativa?

Poiché tutto ciò che abbiamo vissuto in associazione è stata un’esperienza di vita felice insieme ad altri, a servizio di altri, la prima declinazione della parola felicità a cui abbiamo pensato è NOI.

Suggestionati poi anche dalla lettura del libro di Marco Balzano Cosa c’entra la felicità?, ci siamo detti che la felicità non è un punto di arrivo, non è qualcosa di dato ma è un percorso, è uno stile di vita, è uno stile di relazione: relazione è la seconda parola chiave da cui farci guidare nell’avventura della route nazionale.

La centralità della relazione nel nostro essere AGESCI parte infatti con la scelta, fatta 50 anni fa, di stare insieme tra associazioni (Asci ed Agi), tra stili e storie diverse, tra uomini e donne con le proprie caratteristiche, le proprie peculiarità. Ciò che siamo oggi nasce dalla storia e dagli incontri di tutti coloro che in questo tempo hanno vissuto con generosità il proprio servizio, scegliendo di trascorrere il proprio tempo con i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze che sono stati loro affidati, per trovare insieme la strada per una vita felice, come ci ricorda B.-P.

Route nazionale è dunque la scelta di metterci in cammino per chiederci cosa sia per noi e per i nostri ragazzi la felicità, una felicità incarnata, molto concreta, che nasce dall’impegno, che si sceglie e che si offre rimanendo ancorati a essa, per essere Comunità capi felici di…

Route nazionale è un percorso, in cui vorremmo lasciarci stupire dalle sorgenti di felicità che ciascuna Comunità Capi individuerà, così da comporre insieme capolavori di felicità. Il tragitto da compiere insieme vuole essere ampiamente inclusivo, un cammino personale per ciascuno, nessuno escluso, anche per coloro che non si sentono felici. La chiamata alla felicità è infatti per tutti e ciascuno e ci auguriamo che questo percorso possa essere contagioso e generativo: una felicità circolare che io dono per fare gli altri felici e questo rende felici gli altri e me stesso.

Siamo certi che la strada, il percorso, le relazioni, il noi porteranno a vere Generazioni di felicità per la nostra bella associazione, perché nella parola gener-azioni ritroviamo il significato pieno di quanto BP intendeva quando scriveva che «la felicità è alla portata di tutti, perché, alla fin fine, essa consiste nel sapersi accontentare di ciò che si ha e nel fare per gli altri ciò che si può».