Riunioni di CoCa in diverse galassie

[di Fabrizio Coccetti]

Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, sul pianeta Tatooine®, di lunedì sera alle nove in punto, la comunità capi perfetta iniziava la sua riunione. Era giugno e, come previsto, il primo punto all’ordine del giorno, dopo la preghiera, era affidare gli incarichi di servizio nelle Unità per l’anno scout successivo.  Il compito era piuttosto semplice. Tutti erano sempre disponibili a lavorare con chiunque altro in Co.Ca. e a prestare il proprio servizio ovunque ci fosse necessità. Inutile precisare che nessun capo aveva problemi di tempo, e se li aveva riusciva comunque a conciliare famiglia, lavoro e servizio.

Così insieme si potevano scegliere i profili migliori per ogni ruolo: Luke sarebbe diventato capo reparto con Leila, mentre Obi-Wan, concluso il mandato da capo Gruppo, si apprestava a fare il maestro dei novizi. Discussero poi del punto della strada di alcuni ragazzi del clan/fuoco, e di come il Branco stava modificando il programma per attuare meglio il progetto educativo. Infine la pattuglietta tecnica relazionò su luoghi e modi per l’uscita di gruppo di chiusura d’anno… Dopo aver letto un brano del Vangelo e un breve commento di Yoda, alle 23:00 tutti a casa!

In tempi assai più recenti, nella nostra galassia, più precisamente sul pianeta Terra, Gaetano aspettava fuori dalla sede che venisse qualcuno ad aprire. Erano da poco passate le nove, e ancora non si vedeva nessun altro all’orizzonte. Ma niente panico, alle nove e venti, tutti arrivati da mille strade diverse, stanchi per la giornata di lavoro, superato un veloce ‘Padre nostro’, erano riusciti a iniziare la riunione. Nel primo giro di tavolo, ognuno aveva dichiarato le proprie disponibilità e ora si cercava di comporre i quadri di staff alla meno peggio… Marta e Francesco non potevano stare in staff assieme, si erano appena lasciati… Giovanni sarebbe andato almeno sei mesi all’estero… Michela era in dolce attesa e non sapeva quali sarebbero stati i suoi tempi l’anno prossimo… Morale: bisogna trovare qualcuno o si chiude una unità. Renata dice che è da dieci anni che a giugno sembra che il gruppo si debba chiudere. E’ solo a settembre che le persone fanno i salti mortali per salvare la situazione. E’ nel DNA della Co.Ca., a giugno il gruppo è senza speranze, a settembre si rimette in piedi… La discussione prosegue disarticolata, la riunione dovrebbe finire alle 23, ma ancora bisogna parlare dell’uscita di chiusura. Si potrebbe andare avanti per ore. Don Basilio era anche riuscito a passare a salutare, ma ora si stava facendo troppo tardi. Come aveva detto Gaetano: “se  anche si facesse riunione di Co.Ca. tutte le sere, comunque non riusciremmo mai a finire prima delle undici”. Anche questo stava nel DNA della Co.Ca., unito al fatto che quando due o tre di loro si incontravano per caso da qualche parte, iniziavano a fare Co.Ca.  Parlare di scout era più forte di loro… non avevano forse altri argomenti?

Il problema vero era di riuscire a spostare la discussione dai problemi interni, dai rapporti tra i capi e dalle questioni tecniche verso i problemi del territorio e a come fare educazione per risolverli.  La soluzione stava nel mettere al centro i ragazzi e nel riprendere a parlare di loro  e delle azioni educative, durante le riunioni di Co.Ca.!

Un commento a "Riunioni di CoCa in diverse galassie"

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    Giovanni 28 Ottobre 2015 (11:44)

    Chiaramente l’autore è un genio…

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