Lo scorso settembre il Consiglio generale ha approvato a Frascati (Roma) il documento La sfida di educare, oggi. Crescere in un mondo sostenibile, giusto, solidale, aperto alla speranza, otto pagine di riflessioni per un’azione educativa significativa e un’unica grande sfida: esserci nelle criticità dell’oggi. Perché il cambiamento che sogniamo ha bisogno dell’educazione per essere realmente sostenibile. Il testo – scaturito da un intenso impegno di scrittura collettiva – completa il lavoro di rilettura e attualizzazione delle scelte del Patto associativo cominciato tre anni fa e chiede allo scautismo di perseverare nella chiamata all’educazione, di fidarsi delle radici – tanti gli strumenti buoni che già abbiamo a disposizione – e di guardare avanti “consapevoli che non possiamo eliminare o risolvere la complessità, ma possiamo imparare a immergersi in essa gradualmente”.
Sempre a Frascati sono state approvate le nuove Strategie nazionali di intervento, ovvero gli ambiti che l’Associazione considera importanti “per dare risposta alle esigenze educative che emergono dall’osservazione del contesto sociale in cui ci troviamo a operare”. I prossimi anni ci vedranno quindi camminare su questi tre filoni: Immergersi nel Creato; Curare relazioni autentiche, Crescere cittadini attivi.
Inoltre sono state approvate, tra le altre, le seguenti mozioni:
– Educare alla vita cristiana con la richiesta di offrire indicazioni concrete in merito alle esigenze formative dei capi
– Accoglienza, dialogo interreligioso e multiculturale, con la richiesta di offrire indicazioni concrete ai Gruppi per l’accoglienza e l’accompagnamento di ragazzi di altre religioni
– Abuso-formazione che chiede al Comitato nazionale, tramite la Formazione capi e l’Area metodo, di prevedere momenti di formazione che accrescano la competenza dei capi e dei ragazzi di stare in relazioni etiche, sane, di cura dell’altro e della comunità
– Rilancio del settore Giustizia, pace e non violenza per contribuire ad avviare il cambio di paradigma, all’interno e all’esterno dell’Associazione, a cui ci sollecita Papa Francesco
– Studio di fattibilità di una route delle Comunità capi.
“Promuoviamo la cura, il coraggio di invertire la rotta e la volontà di esserci nella storia, insieme agli altri” è stato l’invito conclusivo di Capo Guida Daniela Ferrara e Capo Scout Fabrizio Coccetti.
Chiamate al Servizio
1. Simone Marzeddu, Membro del Collegio giudicante; 2. Roberta Vincini, presidente del Comitato nazionale; 3. Stefano Venturini, Incaricato nazionale alla Branca L/C; 4. Enrica Roccotiello, Incaricata nazionale alla Branca L/C; 5. Paolo Peris, Incaricato nazionale all’Organizzazione; 6 e 7. Giuseppe Mitolo, Pietro Vecchio, Membri del Collegio giudicante; 8. Angela Pirondi, Commissione economica.
Roberta Vincini,
Presidente del Comitato nazionale.
Ho 53 anni e sono di Nonantola (MO) dove ho sempre svolto il mio servizio.
A settembre è iniziata questa nuova avventura: cercherò di fare “del mio meglio”, mettendo a disposizione la mia esperienza e il mio ottimismo con il desiderio del cuore che la nostra Associazione ponga la passione per le persone al centro del suo servizio. Credo che il contesto in cui giochiamo il Grande Gioco dello scautismo ci chieda di impegnarci a fare ancora meglio quello che sempre abbiamo fatto: stare con i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, aiutarli a crescere nelle relazioni positive, a fare esperienze che possano aiutarli a essere buoni cittadini e buoni cristiani.
[Foto di Andrea Pellegrini]
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