Si sogna di notte: i rumori si abbassano, si affievolisce l’attività di controllo; è possibile avvicinare cose che di giorno non stanno insieme, integrare gioie e dolori, persone ed emozioni. Si sogna di giorno: ad occhi aperti, intuizioni che muovono, sogni grandi, sogni piccoli.
Siamo gente che sogna, che desidera, nomadi alla ricerca della felicità, del bene e del buono.
Non è forse la nostra stessa Fede un grande sogno, un grande desiderio, che ci muove e trasforma?
E lo scautismo? «Legge Scout e Promessa so’ cose da sognatori: ma quali amici di tutti, ma quali fratelli di ogni altra guida e scout! Ma guardatevi attorno in ‘sta stanza: ringraziamo il Cielo di tenere aperte le Unità pure quest’anno…. Altro che sogno! Non raccontiamoci favole!». Niente favole: i Sogni che si generano da una Promessa, non sono favole!
Le nostre Comunità capi non sono castelli incantati: ci lega la stessa Promessa.
La nostra Fede non è una favola, si basa sulla Promessa di Salvezza che Dio rinnova ogni giorno: «…Come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre». (Lc 1,55)
Siamo “custodi della Promessa” e quindi “custodi di un Sogno”.
Possiamo, insieme, aprire gli occhi, sognare e metterci in cammino.
Non sarà una favola. Promesso.
LETTURE
Un Angelo appare in sogno a Giuseppe per annunciargli il concepimento di un bambino. (Mt 1, 18-24)
In sogno appare nuovamente a Giuseppe e gli ordina di fuggire in Egitto con Gesù e Maria. (Mt 3, 13-15)
Dopo la morte di Erode un angelo appare in sogno a Giuseppe e gli ordina di tornare in Galilea. (Mt 2,19-23)
I sogni di Giuseppe. (Gen 37,1-36)
«Com’è importante sognare insieme! […] Da soli si rischia di avere dei miraggi, per cui vedi quello che non c’è; i sogni si costruiscono insieme». Papa Francesco, Fratelli tutti, 2020, vers. 8
«Ho un sogno! (…) E quando questo avverrà, (…) saremo riusciti ad avvicinare quel giorno in cui tutti i figli di Dio, neri e bianchi, ebrei e gentili, protestanti e cattolici, potranno prendersi per mano e cantare le parole dell’antico inno: Liberi finalmente, liberi finalmente! Grazie a Dio Onnipotente, siamo liberi finalmente!». Martin Luther King, 28 agosto 1963
CHI CANTA SOGNA DUE VOLTE
La febbre che ho nel cuore non è una malattia: questa notte noi faremo una gara con i sogni, a chi sogna più lontano, a chi getta più lontano la sua fantasia. (Gara dei sogni, Edoardo de Angelis)
Sognai talmente forte, che mi uscì il sangue dal naso; il lampo in un orecchio e nell’altro il Paradiso. (Fiume Sand Creek, Fabrizio de André)
A modo mio avrei bisogno di carezze anch’io; A modo mio avrei bisogno di sognare anch’io. (Piazza grande, Lucio Dalla)
Penso che un sogno così non ritorni mai più: mi dipingevo le mani e la faccia di blu (Nel blu dipinto di blu, Domenico Modugno), 28 agosto 1963
[Foto di Martino Poda]
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