Con lo spirito dei pellegrini, sapendo di non avere risposte “una volta per tutte”
Ancora una volta è sulla Strada, nella Comunità e nel Servizio che siamo chiamati a camminare insieme, rover e scolte, capi e capo.
I discepoli dopo la morte di Gesù si mettono in cammino da Gerusalemme a Emmaus, andata e ritorno. Nello stile di Emmaus anche la comunità R/S si mette in cammino dalla piazza alla cima del monte, dalla sede alla casa di riposo, dalla stazione al confine di Stato: anche noi con andata e ritorno.
Via dalla vita di tutti i giorni per cambiare strade, incontrare altri, raccontarci esperienze e sensazioni, emozionarci, per poi ritornare a quella vita quotidiana che non sarà più la stessa, perché la strada, la comunità, il servizio ci hanno cambiati. Nello zaino abbiamo la Parola di Dio, al fianco un fratello che si racconta e Gesù è lì che cammina anche Lui con noi e prova a spiegarci le Scritture, ad aiutarci a rintracciare il senso di ciò che accade intorno a noi.
Reciprocamente ci raccontiamo l’esperienza che abbiamo di Dio, i segni di vita che ha messo sul nostro cammino. Insieme preghiamo perché ci dia luce nei tratti bui del sentiero. Sosteniamo reciprocamente il passo di chi fa fatica, il peso delle domande forti dell’esistenza. Insieme cerchiamo nella sua Parola quel filo rosso che riallaccia lo slancio dei passi.
Sulla Strada, nella Comunità e nel Servizio viviamo con la curiosità e la disponibilità dei pellegrini, che non sanno chi incontreranno e per questo hanno il cuore aperto.
Perché vita cristiana è quella di ogni giorno e la rivoluzione di Emmaus è sapere di non avere le risposte una volta per tutte, ma essere in cammino, cercare, osservare, leggere, studiare, andare, incontrare, discutere, confrontare, coltivare, interrogare e interrogarsi, stupirsi, pregare, comprendere, ripensare, agire, verificare, portare, cambiare e poi ricominciare ancora.
Se riprendiamo tutte queste azioni troviamo altrettanti strumenti della branca. Dal capitolo al punto della strada, dalla route al servizio, dalla veglia R/S alla verifica…
Siamo anche noi spesso in fuga da Gerusalemme, ma l’incontro con il Signore ci renderà capaci di ritornare con un cuore nuovo. Per poi ripartire.
Rover e scolte, capi e capo camminano insieme e diventano reciprocamente testimoni dell’incontro con Gesù.
L’annuncio non è tanto un proclama, ma un racconto che si svela a ognuno di noi attraverso ciò che vi viviamo, nella nostra storia e in quella condivisa con chi cammina con noi.
E quando riconosciamo quella Buona Notizia, che Dio ci ama, cammina con noi e dà la vita per noi, non possiamo tenerla, il desiderio di trasmetterla diventa desiderio di generare altro bene da quel bene ricevuto.
PROPOSTE DI ESPERIENZE DA VIVERE NELLA COMUNITÀ R/S
#parlamidiLui per crescere nella capacità di raccontare/raccontarsi Lui.
La condivisione tra capo e ragazzo, oppure tra rover e scolte, che si raccontano la propria esperienza di Gesù, che mettono in risalto un aspetto per loro significativo della loro relazione e proveranno a parlarci di Lui. Vogliamo cercare insieme la sua presenza nel nostro quotidiano e darne testimonianza l’uno all’altro.
#parolecheparlano esperienza da vivere nella comunità R/S per un cammino in profondità nella vita e nella Parola, un’occasione di condivisione del proprio vissuto alla luce della Parola, insieme ai capi o tra rover e scolte. Si tratta di ascoltare insieme la Parola, portando l’attenzione in particolare su una o alcune parole e che aiutano a intravedervi la propria realtà, la propria vita. Dopo l’ascolto vi è il confronto, come quando si dialoga lungo il cammino, fianco a fianco e si fa strada insieme, con sulle spalle gli zaini pieni di esperienze e vissuti diversi. Confrontandosi, magari a coppie, ci si dona tempo prezioso di preghiera (a volte anche inconsapevole), di racconto e di approfondimento personale e si comprende che la propria esperienza di Dio può diventare, in semplicità, testimonianza da portare alla comunità.
[Foto di Martino Poda]
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