Tanto concreta da sentirla addosso, questa felicità
La felicità nella comunità R/S la tocchi con mano e non solo, anche con i piedi e soprattutto con il cuore. La vivi nella relazione con gli altri, in questa comunità che condivide le esperienze forti e la quotidianità dell’impegno, che ti sostiene nella fatica e con cui dividi il pane della cima.
La felicità la scavi anche dentro te stesso, quando la comunità ti propone di vivere il silenzio di un deserto e tu non ne avresti proprio voglia, ma poi ti accorgi che in realtà avevi bisogno di quel tempo lento, di sentire i tuoi passi, di capire meglio la direzione. E sai che il Signore è lì e cammina con te. E pensi a quello e a quell’altra e li affidi a Lui.
E tu, capo, comprendi che fai parte della comunità, cammini con gli altri, ti affianchi a ciascuno, per scoprire insieme la gioia.
La felicità la trovi nell’abitare il creato, nel cuore dell’esperienza R/S. Sulla strada incontri la tua forza e il tuo limite, ma se alzi lo sguardo e contempli l’orizzonte trovi la giusta proporzione delle cose e respiri con il respiro del mondo creato, in un silenzio che ti unisce ai tuoi fratelli e alle tue sorelle che sono lì, al tuo Dio che ti parla.
E tu, capo, testimoni l’incontro e l’amore, misuri i tuoi passi, i silenzi e le parole, per essere “parola”.
La felicità la costruisci con l’impegno di custodire il creato, interrogarsi sullo stile di vita personale, sulle scelte che si possono fare insieme per lasciare impronte più leggere su questa terra che condividiamo. Cogli che non si può essere solo “consumatori”, ma occorre essere “costruttori e custodi”.
E tu, capo, non ti puoi fermare, non ti puoi accontentare facilmente di quanto hai già capito, ma sei sempre ancora alla ricerca della bellezza e della verità del mondo e della vita.
La felicità ti viene a cercare, nella comunità R/S, quando ti apri e scopri che non sei solo, ma che sei parte. Sei parte di una piccola comunità e impari piano piano a essere parte attiva, consapevole e capace. E comprendi che sei cittadino e impari a partecipare, a dare il tuo contributo e a riconoscere il contributo degli altri.
E tu, capo, sai ascoltare, dialogare, portare elementi utili al confronto. Sai che la felicità di un progetto costruito davvero insieme renderà leggero l’impegno e aperto al sorriso il viso di ciascuno.
Felicità è vivere il servizio del prossimo, per partecipare e contribuire alla vita del mondo. Servire senza aspettarsi un contraccambio, perché quello che fai, il servizio, è già la vera gioia. Incontri il Signore e lo tocchi, gli parli. Ti accorgi che non puoi “essere felice da solo”, ma vedi con i Suoi occhi il verso giusto del mondo, che è vivere da fratelli.
E tu, capo, che scegli di servire, ti riscopri felice mentre affianchi i rover e le scolte in quel cammino di felicità che è scoprire di essere amati e di essere capaci di amare.
Sollevare, camminare e amare, mani, piedi e cuore. Il nostro segreto della felicità.
[Foto di Pietro Favaretto]
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