Ci saremo pure noi

Eravamo tanti al Forum R/S della Toscana. Eravamo milleseicento.

Arrivati al Teatro Comunale di Firenze questo numero, così alto, ha rischiato di stordirci. Ma eravamo bellissimi! Tutti in uniforme e con quegli occhi luccicanti. Venuti da tutta la Toscana, anche da città che storicamente erano rivali, ma uniti verso San Rossore e verso il futuro. Uniti dai nostri racconti di coraggio.

Durante la mattinata sono stati presentati alcuni capitoli anti-crisi come quelli del Viareggio 5 e del Garfagnana 1, che stanno creando una mensa per poveri nelle loro rispettive città, oppure quello dell’Empoli 1, che ha organizzato una raccolta fondi tra le persone benestanti per garantire i medicinali alle famiglie più povere.  Ma non solo. Molti altri atti di coraggio riguardavano l’ambiente, la legalità, lo sviluppo della personalità o la disabilità. Temi importantissimi ed urgenti che sono stati simboleggiati da un modellino della nostra città ideale, benedetta durante la Santa Messa.

Nel pomeriggio è stata la volta delle testimonianze di coraggio. Il primo a salire sul palco è stato Lapo Cecconi, presidente dell’istituto di ricerca ReteSviluppo” che ha parlato del coraggio di liberare il futuro in ambito lavorativo. Subito dopo ha parlato Mons. Gabriele Bandini, direttore del seminario di Fiesole, facendoci riflettere sul fatto che “il coraggio di essere Chiesa è il coraggio di essere Cristo, perché ogni cristiano è nato in Lui”.

Giovanni Bettarini, sindaco di Borgo San Lorenzo, si è soffermato invece sul coraggio di essere cittadini, partendo dal suo impegno per l’integrazione degli stranieri nella sua comunità e da episodi storici molto significativi come le proteste di piazza Tienanmen.

Il coraggio di farsi ultimi è stato raccontato da Suor Simona Cherici, responsabile della “Casa della gestante e della madre con figlio”, una comunità d’accoglienza di Pian di Sco’ in cui l’amore e la fraternità vengono vissuti ogni giorno cercando di mettersi al servizio dei più bisognosi. Infine il coraggio di amare da Giuseppe Piegai, professore di religione impegnato in Turchia in un’opera di evangelizzazione: ci ha spiegato che “l’amore altro non è che volere il bene dell’altro fino al sacrificio di sé”.

Sul palco anche personaggi inattesi come l’arcivescovo di Firenze,  cardinale Giuseppe Betori  (“Come Chiesa abbiamo bisogno di voi,  ed ora sappiamo di poter contare sulla vostra partecipazione”) e l’assessore regionale alla partecipazione Vittorio Bugli che ha promesso che le nostre idee saranno prese in considerazione con iniziative e impegni della Regione Toscana.

Appena finite le testimonianze, in tutto il teatro si sono levati canti, balli e festeggiamenti. Al grido di “Ci sarò, ci sarai, ci saremo pure noi!”. Facendo vibrare nell’aria un entusiasmo fortissimo che porteremo nei nostri cuori in questa lunga strada che ci porterà non solo alla Route Nazionale a San Rossore ma al raggiungimento di un obiettivo più grande: lasciare il mondo migliore di come l’abbiamo trovato.

[Mariluna Bartolo – scolta del clan Massa 2]

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