Accogliere i nuovi capi: un impegno di tutti
Rosanna ha 43 anni. Suo figlio Matteo frequenta gli scout del suo quartiere, un gruppo nato da qualche anno per far fronte alle numerose richieste dei ragazzi della zona e sempre in sofferenza per i pochi capi. Così Rosanna ha deciso quest’anno di dare una mano. Non che sia facile, tra il lavoro, il marito e gli altri due figli più piccoli. Non che abbia molto tempo libero in effetti, ma l’idea che il gruppo in cui Matteo si è inserito così bene possa chiudere e il sapere che ...
Non fare l’asino!
A noi educatori il delicato compito di fornire la bussola, di aiutare i ragazzi a districarsi concentrandosi non tanto su cosa al momento appare più conveniente, o più facile, ma sull’individuazione dei propri talenti e soprattutto della propria vocazione.
Lasciatemi in pace! (Costruire la pace in Co.Ca.)
A volte si pensa che la salute di una Comunità Capi sia correlata all’assenza di conflitti, quando piuttosto bisognerebbe imparare a non temere il conflitto e a vederlo non come una malattia ma come un processo fisiologico.