Appuntamento alla fine di ogni ottobre per dire GRAZIE

Carissimi, il mese di novembre è dedicato al suffragio dei defunti. I fedeli si recano sulle tombe dei loro cari per una prece, per deporre un fiore, per accendere un lume. È ricordo e preghiera. La corsa del tempo tutto travolge: e ognuno ritorna col pensiero ad anni lontani e appaiono volti di persone amate.

Essi sono nella pace” ci ripete la Liturgia. E questa pace è il possesso di Dio. La nostra povera voce non sa esprimere questa stupenda, ineffabile realtà: Dio prende ed unisce a Sé la creatura e la fa partecipe della sua stessa vita: i nostri cari vedono Dio!
La morte. È la realtà più vera e più autentica. Essa ci spoglia di tutto: delle cose dell’orgoglio, delle finzioni, dello stesso corpo così nostro. Essa c’insegue giorno per giorno, terribile. Preferiamo non parlarne poiché l’immagine della fine ci riempie di angoscia. La morte fa paura.
Fa paura perché è mistero: l’uomo che tutto vuol sapere e conoscere, che s’illude di dominare l’universo e scrutarne i segreti, trova di fronte a sé questo insondabile ignoto. La ragione umana è disarmata. Solo la fede ci salva.
Per il cristiano splende una certezza: dopo la morte c’è la vita e noi siamo in cammino verso la vita. Tutto sarà avvolto dalla potenza e dall’amore di Dio.
Preghiamo per i nostri defunti: è vera, è profonda carità.
Preghiamo per i nostri morti: perché siano tutti nella gloria dei cieli.
 

Col trascorrere del tempo si fanno frequenti le celebrazioni di centenari Scout, ma anche lunghe ricorrenze di vita di vari Gruppi Scout. Molte e variegate sono le comunicazioni di commemorazioni. È bello ricostruire la storia della nostra vita associativa: se noi oggi siamo Scout è perché altri, prima di noi, ci hanno preceduto.

Può capitare allora di conoscere persone che nel tempo sono stati Capi e che ci hanno preceduti nella Casa del Padre, ma anche scoprirne di coloro che adesso sono nella difficoltà, soprattutto della salute, ed hanno bisogno di un nostro sostegno.

Spontaneo deve nascere un senso di riconoscenza per coloro che hanno costruito la massicciata dove noi oggi camminiamo. Ed è proprio per loro che è giusto fermarci per dire un “GRAZIE!” per il grande regalo dello scautismo che ci hanno donato!

BP in Scoutismo per ragazzi nella XXa Chiaccherata ci ricorda: “Grazie!: Ringraziare per ogni gentilezza che si riceve. Un regalo non diventa veramente nostro, finché non avete ringra­ziato il donatore”. Per questo motivo in alcune realtà della nostra penisola sono sorte spontanee delle occasioni che dedicano un momento di riconoscenza ai Capi che ci hanno preceduto.

Ci rammenta la Colletta della Messa del 2 novembre: “Conferma in noi Signore la beata speranza che insieme ai nostri fratelli defunti risorgeremo in Cristo a vita nuova”.

Ecco allora la mia proposta: lo scautismo italiano celebri nell’ultima settimana di ottobre, nel modo che ritiene più opportuno, un momento di raccoglimento e ringraziamento per quei Capi che ci hanno preceduto e che hanno camminato con noi dedicandoci parte della loro vita affinché potessimo essere migliori.

Con la collaborazione di Alfonso Sapia, un Adulto Scout di Roma, si è incominciato a raccogliere i nomi degli Scout, Capi ed Assistenti Ecclesiastici che sono in Cielo e che vede il costante aggiornamento per merito della cooperazione di Scout sparsi su tutto il territorio nazionale. Il loro elenco è visibile e scaricabile dal sito mons. Andrea Ghetti-Baden  http://www.monsghetti-baden.it/ che, col contributo di ciascuno, può e deve essere completato. Infatti è bello poter ricordare nello stesso periodo ed almeno una volta all’anno, insieme ai nostri cari, anche quelli che hanno contribuito alla crescita dello scautismo e sentirci veramente fratelli in un Jamboree d’amore e riconoscenza.

Caro Capo di oggi allora ci stai? Bene! Divulga più che puoi questa iniziativa e non resta che darsi appuntamento nell’ultima settimana di ottobre per un sentito “GRAZIE!” unanime.

Vittorio Cagnoni

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