CAPOLAVORO AL TEGAMINO
Ti devo proprio ringraziare, Laura
Per cosa, Franci?
Ho imparato da te a rompere le uova
Silenzio, mio innanzitutto. Immaginate la scena. Capo fuoco e rover al terzo anno camminano nel buio della sera per raggiungere il resto del Clan, un po’ più in avanti lungo la salita. Classica occasione di confidenze, potremmo dire di Verità se il pensiero non andasse dritto dritto al tegamino. Eppure, Franci era serio… Stranita continuo a camminare tenendo questa “rivelazione” tutta per me. E d’altra parte a chi dovrei raccontare che, dopo tanti anni insieme, quel che rimane della mia “solida testimonianza” di capo sono dei gusci di uova rotti?! Fra me e me, ironicamente, penso senza dubbio a un piccolo capolavoro…
Da allora sono passati molti anni. Eppure, pensando alla felicità nella mia esperienza di capo, il pensiero è andato lì. Alle uova rotte di Franci e a quella capacità acquisita che per lui era stata una conquista importante. E poco importa – o forse sì, moltissimo – che io non ricordassi proprio quando avessimo fatto “scuola di uova rotte”. A guardarla da lontano mi viene da dire che quella felicità conteneva in sé la certezza che il capolavoro è quanto costruiamo ogni giorno nelle piccole cose, cercando di essere il meglio di noi stessi nel posto in cui siamo, con le persone con cui siamo.
Arriviamo così ai nostri Gruppi. Pensiamoci: a Comunità capi felici corrispondono ragazzi felici, a ragazzi felici una società felice. E se è esperienza di tutti che i capolavori si rivelano all’improvviso ma non si improvvisano, è perché la felicità è una scelta, una scelta politica. Eccoci al dunque: questa felicità tutta da scegliere e costruire insieme è proprio la nostra, ed è targata #RN2024. Educando, costruiamo una società felice. Probabilmente non sarà una felicità perfetta – quella, se esiste, la lasciamo volentieri a Instagram. Ma forse sarà talmente “fuori luogo”, libera, fraterna, collettiva, da essere al posto giusto. In ogni caso non spetta a noi oggi valutare il capolavoro: saranno gli occhi dei ragazzi a dirlo. O un guscio di uovo, rotto.
Buona strada!
Laura Bellomi @laurabellomi