Perché “annunciare”? Perché non basta semplicemente “comunicare” o “condividere”? Perché l’annuncio ha una provenienza diversa: cambia proprio il mittente. Il protagonista dell’annuncio infatti non è colui che annuncia in maniera visibile, ma chi lo ha inviato. Si annuncia quando si accetta di essere passaggio fisico di un messaggio metafisico.
Quindi, tranquilli. Non siamo noi. È Lui.
Noi siamo dei messaggeri, degli araldi, siamo coloro che svelano e incoraggiano. Siamo strumento. La nostra responsabilità è quella di essere pronti a farlo e di desiderare di volerlo fare bene: ci vuole cura e allenamento. Cura nell’essere strumenti credibili, coerenti con il messaggio; e anche allenamento, perché ad annunciare si impara. Come ad amare si impara essendo amati, come ad ascoltare essendo ascoltati. Ad annunciare si impara innanzitutto accogliendo per primi l’annuncio. Abbandonandoci all’annuncio.
Ci si allena ad annunciare pregando e affidandosi. Chiedendo la grazia di essere Suo strumento. Ma che cosa bella che possiamo fare! Non è forse questo l’incarico più prestigioso a cui possiamo ambire? E non dobbiamo neppure fare un concorso per ottenere questo incarico: lo abbiamo già!
Un piccolo suggerimento: prima della riunione o di una caccia, prima di un incontro con i genitori o prima di una cerimonia, noi capi possiamo fermarci e chiedere allo Spirito di aiutarci ad annunciare, nelle nostre attività, proposte e relazioni, una Storia più grande. Se lo farete o se lo fate già, raccontateci poi cosa accade…. Ne leggeremo certamente di belle!
1. Se Ti conosco Ti amo, se Ti amo Ti servo
2. Dove Ti vedo e dove Ti incontro?
3. Sono di esempio e sono di inciampo
4. Credibile o incredibile?
5. Te li riporto subito!
6. Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace (Isaia 52,7)
7. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze (Mt 10,27)
8. Desidero annunciare?
9. Se lo Spirito soffia, io alzo le vele
10. Mi capita di pregare per il mio servizio?
[Foto di Martino Poda]
Nessun commento a "NON SIAMO NOI, È LUI"
I commenti sono moderati.
La moderazione potrà avvenire in orario di ufficio dal lunedì al venerdì.
La moderazione non è immediata.
I tuoi dati personali, che hai fornito spontaneamente, verranno utilizzati solo ed esclusivamente per la pubblicazione del tuo commento.