Mario Giuseppe Restivo

Un capo felice e “santo”

Un giovane allegro, responsabile, impegnato nella sua crescita spirituale, tecnica, metodologica, un giovane che nella sua vita terrena ha lasciato una fervida traccia di santità: ecco chi era Mario Giuseppe Restivo. Lo rivediamo ancora con il suo zaino e la sua chitarra, con il suo sguardo sereno e profondo. Per lui, morto a 19 anni nel 1982, nel 2000 è stato avviato il processo di beatificazione. A volerlo, i capi AGESCI della Zona Conca D’Oro di Palermo e Zona Monrealese.

La vita

Mario Giuseppe Restivo era nato a Palermo il 24 Gennaio 1963. Primo di quattro figli, a tre anni si trasferisce a Castelbuono (Pa). Ancora bambino, l’8 dicembre 1966 si reca in visita da Padre Pio il quale, accarezzandolo, dice profeticamente: «Bravo, Bravo, Santo, Santo, Vecchio, Vecchio!!». Mario manifesta un notevole impegno per lo studio e ha positive relazioni con i coetanei e con gli adulti, tanto da essere benvoluto e stimato da tutti. A 9 anni compone la sua prima poesia che dedica alla mamma. Continua a comporre poesie e nel 1974 il padre dà alle stampe la prima raccolta, La mia aurora, a cui segue In cammino. Le due opere hanno molto successo: arrivano lettere di compiacimento anche da parte del Santo Padre e del presidente della Repubblica.


Sulle orme di san Francesco
A 15 anni sceglie come modello di vita san Francesco e ne incarna lo spirito di povertà. Ama la natura, a contatto della quale riesce a contemplare Dio. Lo scautismo diviene il suo più forte ideale e il contesto in cui esprimere il suo apostolato. Cresciuto nel Palermo 2, da rover con il Palermo 4 vive forti esperienze tra Assisi e altri luoghi francescani che gli faranno approfondire ancora in modo più deciso la figura del Poverello. Negli stessi anni, benché ancora giovane, gli viene affidato l’incarico di capo reparto nel Palermo 2. Nel 1982 partecipa alla Route regionale dei noviziati alla Base Massariotta a Marineo e subito dopo parte, con due scout coetanei, per Taizé. Nel lasciare la Massariotta saluta i capi promettendo che avrebbe dato una mano ai campi di specializzazione e allo sviluppo della Base, alla quale era legato.

Testimone oltre la morte
In cammino verso Taizé, il 19 Agosto muore nei pressi di Chambery (Francia) in seguito a un incidente automobilistico. Un mese prima aveva conseguito la maturità classica al liceo Vittorio Emanuele II di Palermo, dove era stato allievo del Beato Padre Pino Puglisi, che così lo ricorda: «Me lo sono immaginato sempre così: con lo zaino sulle spalle, in cammino, sempre in cammino, mai fermo, cioè: proteso verso il futuro, proteso in avanti e niente riusciva a fermarlo. In cammino, però, non disattento come il viaggiatore frettoloso che non guarda, ma uno che è in cammino e che porta nel suo zaino il carico dell’umanità».
Il suo ricordo è rimasto vivo nel cuore di tanti giovani, ma soprattutto nel cuore dei giovani scout, che egli amò intensamente e di cui fu maestro, modello e guida. La Commissione storica nominata dal vescovo di Cefalù ha esaminato i numerosi scritti e ne ha ravvisato il costante orientamento verso una coerente e perfetta scelta di fede. Mario Giuseppe Restivo è stato dichiarato Servo di Dio nel 2006.

Il 3 ottobre 2010 nella sua visita a Palermo papa Benedetto XVI parlando ai giovani ha detto: «Anche in Sicilia ci sono splendide testimonianze di giovani cresciuti come piante belle, rigogliose, dopo essere germogliate nella famiglia, con la grazia del Signore e la collaborazione umana…Penso ai Servi di Dio Rosario Livatino e Mario Giuseppe Restivo, e a tanti giovani che voi conoscete».

Il testo è tratto da La stagione dell’Incontro, Priulla editore

Dal Quaderno di caccia di Mario. Campo di Pasqua, 1982

«Dio, guidami sulla strada del ritorno, affinché la mia casa divenga la Tua casa, la mia vita diventi la Tua vita. Signore, dammi la comprensione e l’umiltà di un capo alla maniera del tuo figlio. Ti prego per le persone smarrite, per chi non sa ancora da che parte andare, eppure ci va. Dammi la spontaneità e la fantasia perché sia un ragazzo tra i ragazzi. Ti prego perché non muoia in me la speranza. E, quando sono solo, Signore, quando a sera busso alla porta di qualcuno e nessuno mi dà risposta, ricordaTi di me e rendimi capace di sorridere. Fa’ che possa sempre darmi agli altri in umiltà e completa condivisione. Nel mio cuore, Signore, troverò il posto per le mille vite dell’universo. E, ora, Signore, lascia che il Tuo servo vada in pace secondo la tua parola, fa’ che il tuo servo abbia il coraggio di uccidere le sue maschere».

Per saperne di più

Si parla di Mario Giuseppe Restivo nel volume Luce in abbondanza di Giandonato Salvia (San Paolo) e nella mostra I Santi della porta accanto. Qui tutte le iniziative dell’Associazione di Fedeli “Amici di Mario Giuseppe Restivo”.

Per info: mariogiusepperestivo@gmail.com.

Un commento a "Mario Giuseppe Restivo"

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    Vito Restivo 2 Agosto 2024 (21:13)

    Voglio esprimere profonda gratitudine da parte di tutta la famiglia Restivo per aver pubblicato questo bellissimo articolo sulla vita di Mario. Crediamo fermamente che l’eredità spirituale e morale che Mario ci ha lasciato possa servire a orientare e accompagnare la vita di tanti giovani scout e non, al di là di come si svilupperà il processo di beatificazione. Grazie! Vito Restivo

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