GLI IMPEGNI SI MANTENGONO

di Valentina Enea

«Gli impegni si mantengono!»
Di certo mio padre mentre pronunciava queste parole sull’uscio della tana del Branco Waingunga non poteva immaginare sarebbero diventate per me monito, parola maestra. E di quanto quel loro assecondare la mia scelta di diventare una lupetta, nonostante ci fossero già il catechismo e la danza, avrebbe donato alla mia vita. I tre anni di branco e il reparto al PA13, il coraggio di fidarsi della Capo Reparto e cambiare gruppo all’ultimo anno per poter continuare a fare scautismo, la Strada ed il Clan Frontiere Aperte del PA4; la Scelta di Servire in Associazione, molte delle relazioni più importanti della mia vita. E poi il PA14: le Route, la strada che a tratti si fa troppo in salita ed un corpo che merita ascolto, la Chiamata al Servizio come Quadro. Praticamente 30 anni di mantenere gli impegni presi e di assumerne di nuovi, con la fame di partecipazione politica che Giurisprudenza aveva alimentato, mettendo in condivisione anche ciò che grazie al mio lavoro imparavo. Ho perso il conto di quelli che negli ultimi anni mi hanno chiesto «ma ancora gli scout? Non ti sei stancata? Ma poi ti bastano le ferie?».
La verità è che a volte si è stanchi, a volte ci si chiede perché e di certo le ferie non bastano mai. Ma per me educare con il metodo scout è irrinunciabile. Per me non è contemplato stare a guardare. Conosco solo questo modo di stare al Mondo. E ho sperimentato di non essere sola… Era il giugno del 2014 quando approdò nel porto di Palermo la nave Etna della Marina Militare con 767 migranti, di cui 68 minori, 15 feriti gravi, oltre a decine di salme recuperate nel canale di Sicilia da un precedente naufragio. Era il primo sbarco di queste dimensioni. Nessuno era pronto. La Caritas diocesana contattò i Responsabili di Zona Conca d’Oro: servivano volontari in banchina, servivano vestiti, soprattutto ciabatte. Serviva qualcuno che chiedesse a ciascuno di quei 767 che toccavano terra «sei solo?» in italiano, inglese e francese, per poter individuare i minori stranieri non accompagnati e, magari, ricongiungere i familiari. Non ricordo in quanto tempo arrivarono lì decine di camicie blu, non ricordo per quanto giorni ci alternammo nelle tre chiese che la Diocesi mise a disposizione per accogliere uomini, donne, bambini. Di certo nessuno dimenticherà mai quei giorni, quegli occhi, le pelli ustionate dal sole, i sorrisi velati di chi ha scampato un pericolo ma non sa cosa lo attenda. Di certo non dimenticherò l’espressione concentrata ma serena di Mario, Gilwell e stetoscopio al collo. Mario non è mai stato scout (i suoi figli sì) ma ha saputo ben incarnare quel sii preparato su cui basiamo la nostra azione educativa. Nessuna improvvisazione, nessun eroismo ma un’azione, una risposta, la certezza di non poter essere la soluzione a tutte le brutture del mondo ma la possibilità di essere fattore di cambiamento… Forse ho ancora sonno, ma mi chiaman forte: “Entra nel gioco, gioca la tua parte!” (Cenerentola, canto Route Nazionale R/S 1986)

[Foto di Angelo Giordano]

Un commento a "GLI IMPEGNI SI MANTENGONO"

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    Pippo 2 Ottobre 2024 (17:29)

    Cara Valentina, sono fiero di te. Papà

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