#CG2024 Il 50° Consiglio Generale AGESCI in pillole

di Laura Bellomi, Valentina Enea, Ruggero Mariani

Cominciamo dalla fine, che è poi anche l’inizio: nessuna cerimonia dell’ammaina bandiera a chiudere i lavori perché il Consiglio generale 2024 Capi e ragazzi per un mondo migliore resta simbolicamente aperto per proseguire insieme le celebrazioni del 50° anno della fondazione dell’AGESCI.
Dal 25 al 28 aprile, dopo 5 anni di nuovo al campo scuola di Bracciano (Roma), sono stati quattro giorni intensi e ricchissimi con la partecipazione di circa 400 fra Consiglieri generali, Capo Guide e Capi Scout, Presidenti del Comitato nazionale e Assistenti ecclesiastici generali dell’ultimo mezzo secolo. «Celebrare i 50 anni significa ribadire che vogliamo abitare l’oggi», hanno detto Daniela Ferrara e Fabrizio Marano, Capo Guida e Capo Scout d’Italia. «Da decenni educhiamo in un oggi sempre diverso rispetto a ieri, fedeli ma sempre in cammino, ogni volta su strade nuove».

1974, noi c’eravamo
Il #CG2024 si apre con la memoria della nascita dell’AGESCI e i sentiti racconti di Attilio Favilla, Ottavio Losana, Maria Scolobig e Giovanella Baggio protagonisti di quel 4 maggio 1974: “Abbiamo saputo guardarci dentro, guardarci intorno e guardare lontano. Il metodo ci è stato di grande aiuto sia per scorgere somiglianze si per tener conto delle differenze”.

Novità e deliberazioni
Nel corso delle giornate sono state approvate le proposte di modifica allo Statuto per conformarsi alla normativa del Terzo settore, e di modifica al Regolamento metodologico, per l’integrazione dei contenuti emersi dal percorso Educare alla vita cristiana. Approvati anche il documento Linee guida sulla partecipazione e contribuzione dei ragazzi e delle ragazze e la nuova specialità di Amico degli anziani, mentre è stata avviata la riflessione sulla presenza degli R/S in interventi di Protezione civile. Approvati anche i modelli unitari per i percorsi di Formazione Capi. Il Consiglio ha inoltre deliberato sul dare ulteriore impulso ai temi della pace e della cura del creato, da ricercare anche con collaborazioni esterne all’Associazione, e allo sviluppo dello scautismo e dell’impegno educativo in contesti di marginalità del Paese.
La Commissione identità di genere e orientamento sessuale ha poi riferito a proposito della fase di ascolto e delle occasioni di formazione promosse: «Più i capi hanno la possibilità di informarsi, più l’attenzione si concentra sulle persone». Sul tema è stato avviato un dialogo con altre associazioni scout, in particolare con l’associazione portoghese.

L’incontro con il cardinale Zuppi
Ospite il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana: «Sono molto contento di essere qui, per quello che siete e per quello che stiamo vivendo. Aiutate migliaia di ragazzi a scegliere cosa vogliono essere. Credo molto nella semplicità e nella gentilezza: di fatto curate la fragilità dei ragazzi con la migliore medicina». Torna forte il tema della pace per combattere la violenza, l’odio, l’ignoranza e la prevaricazione: «Ad amare si impara con i fratelli. Ognuno ha bisogno di un fratello da amare e da cui essere amato”.
Poi la riflessione si sposta sul sentirsi parte della Chiesa: «La “C” (nell’acronimo AGESCI) non è moralistica, è umana, è affettiva, è vera. È la “c” di camminare insieme, la “c” di una casa bella, accogliente”, dice Zuppi. “Non abbiate timidezza nell’educare alla vita cristiana. La vostra esperienza di confronto e sinodalità può e deve aiutare molto anche la Chiesa in questo cammino di conversione al servizio dell’umanità».

Chiamate al servizio 
Molti gli incarichi rinnovati: è stata eletta la nuova Capo Guida Giorgia Caleari, l’Incaricato nazionale al Coordinamento metodologico Ivano De Biasio, l’Incaricato nazionale alla Formazione capi Francesco Pergolesi, l’Incaricata nazionale all’Organizzazione Loredana Sasso, l’Incaricata nazionale L/C Rossella D’Arrigo; l’Incaricata nazionale E/G Michela Abati; gli Incaricati nazionali R/S Elena Marengo e Giuseppe Meli.

Benemerenze
Sono state conferite le benemerenze a Franco Vaccari, fondatore e presidente di Rondine cittadella della pace (Arezzo) per «il suo impegno a favore della pace costruita su percorsi di dialogo e di riconciliazione» e alla Comunità capi del Casal di Principe 1, che nel 2022 ha fondato il gruppo scout nel territorio dove la camorra trent’anni prima aveva ucciso don Peppe Diana.

Colonna sonora
Ad accompagnare il #CG24 la musica della pattuglia Scout music, che ha presentato anche l’utile app Il canzoniere scout.

50 anni bellissimi, e ora… si va avanti! Buona Strada, AGESCI!


Siamo stati come d’in…canto!

Chiara Beucci, coordinatrice Commissione 50° dell’AGESCI

«Chi canta gioisce e ama», dice sant’Agostino e così è stato per noi, durante la serata che al Consiglio Generale ha ripercorso i canti dei primi 50 anni dell’AGESCI. La pattuglia Scout Music ha preparato una magnifica serata, all’insegna di musica e ricordi. Cantando insieme abbiamo ripercorso tappe e momenti salienti della nostra Associazione. 

Il canto è un qualcosa di spontaneo e leggero, tutti possiamo cantare, perché gli stonati non esistono… ecco, magari qualcuno che la nota non la prende proprio precisa c’è, ma la gioia di cantare insieme non esclude nessuno! Ognuno di noi ha ricordi che tornano alla mente, e nel cuore, quando una canzone scout viene intonata: si torna al quel campo e in quel fuoco di bivacco, o in cima a quel passo dentro a un rifugio. Perché i canti sono la colonna sonora delle nostre avventure, delle amicizie profonde e di grandi dialoghi con il Signore.

Sì perché, come ogni aspetto del nostro essere parte dell’AGESCI, anche i canti hanno un “perché”, una forte valenza educativa che li rendono ancora più saporiti e gustosi. Alcune parole, magari, possono sembrare desuete o un po’ passate di moda, e alcune melodie un po’ retrò, però ripercorrere alcuni dei canti che sono stati, appunto, la colonna sonora dei 50 anni dell’AGESCI, ci ha dato l’opportunità, non solo di riascoltarli tutti insieme, ma anche di ricollocarli al posto giusto, grazie anche alle testimonianze di chi quelle canzoni le ha pensate e scritte: così tutto è ancora attuale e pieno di passione!

Le parole si uniscono alle note e la melodia che ne deriva si unisce al senso, a un messaggio che trova, poi, il suo naturale spazio nell’esperienza… ed ecco che quel canto sarà nostro per sempre! Dietro ogni nota c’è davvero un sogno, che ancora appartiene ad ognuno di noi.

[foto di M. Bergamini]

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