Papa Francesco ripete sempre ai sacerdoti: «Siate pastori con l’odore delle pecore». Ovvero state in mezzo alla gente, condividete gioie, fatiche e… odori. Attrazione, paura: anche fra umani ci riconosciamo o ci allontaniamo proprio per l’odore che, senza saperlo, sprigioniamo.
E i capi scout? Ah, come profumano, a volte. Sanno della fatica buona della route, della fragranza di una citofonata inaspettata, del profumo avvolgente di una condivisione che in maniera spontanea si fa preghiera. Ma se l’uniforme sa di naftalina e ai silenzi o alle domande dei ragazzi offriamo solo odori preconfezionati, allora è tempo di rimettersi per strada. I discepoli, che portarono la Buona novella alle genti mettendosi alla sequela di Cristo, probabilmente odoravano di vita più che di catechismo.
Nel tesoro della Bibbia, a cura di Vincenzo Pipitone e Padre Roberto Del Riccio
L’olfatto è la emanazione o partecipazione della persona, per Paolo è partecipazione alla missione di annuncio della vittoria di Cristo sull’odore della morte.
2 Cor, 2 14-16 Siano rese grazie a Dio, il quale ci fa partecipare al suo trionfo in Cristo e diffonde per mezzo nostro il profumo della sua conoscenza nel mondo intero! Noi siamo infatti dinanzi a Dio il profumo di Cristo fra quelli che si salvano e fra quelli che si perdono; per gli uni odore di morte per la morte e per gli altri odori di vita per la vita. E chi è mai all’altezza di questi compiti?
Torneremo a respirare l’odore di quel fuoco
[Foto di Nicola Cavallotti]
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