#CG2022

di Ruggero Mariani e Vincenzo Pipitone

Dai documenti sulla partecipazione al lavoro sull’identità di genere, alla Route nazionale delle Comunità capi. Tutte le novità dal parlamento AGESCI

Il Consiglio Generale 2022 Partecipazione: insieme per cambiare il mondo e costruire la pace, che ha visto radunarsi a Sacrofano (Roma) dal 2 al 5 giugno oltre 300 capi, è stato segnato da scelte importanti ed emozioni forti, a partire dalla telefonata della segreteria particolare del Presidente della Repubblica – riferita da Capo Guida e Capo Scout in apertura dei lavori – in cui si comunicava l’apprezzamento del presidente Sergio Mattarella per i temi trattati.

La prima grande novità è stata la partecipazione di 40 rover e scolte di tutta Italia. Già presenti al Consiglio generale nel 2015 per la verifica della Route nazionale, questa volta gli R/S hanno partecipato al Consiglio generale nel vero senso della parola. «Perché convocare le ragazze e i ragazzi è una cosa seria. Significa riconoscere un diritto, un ruolo e una responsabilità. Significa cedere potere, per creare processi partecipativi autentici. Perché il contributo delle ragazze e dei ragazzi è un contributo innovativo, di speranza e di futuro», scrivevano infatti Capo Guida e Capo Scout Daniela Ferrara e Fabrizio Coccetti nella convoca. Così, andando oltre la tentazione di fare progetti per loro, il Consiglio generale li ha fatti con loro! Gli R/S hanno portato l’esperienza di #benèpossibile (il percorso lanciato dalla Branca nazionale R/S sulla partecipazione e la rappresentanza sui territori) e hanno partecipato ai lavori della commissione La partecipazione: insieme per cambiare il mondo. Il risultato del lavoro congiunto di R/S e consiglieri è stato il documento Comunità aperte per costruire insieme il futuro approvato dal Consiglio generale, che trovate in allegato a questo numero di Pe: «Ci sentiamo chiamati a contribuire nelle comunità che abitiamo, con uno sguardo vigile verso i bisogni, con la responsabilità del prenderci cura, attraverso un impegno attivo e concreto», è uno degli orizzonti che ragazzi e capi si impegnano a vivere.

Sempre sul tema della partecipazione, il Consiglio generale ha poi approvato il documento Artigiani di pace (lo troverete allegato al prossimo numero di Pe), per contribuire alla «costruzione di una umanità piena e realizzata»: «Impegnarsi prima, senza che gli altri si impegnino. Amare per primi, senza aspettarsi di essere amati. È l’amore di Cristo, che ci ha amati per primo, che suscita in noi la passione, lo slancio, la forza straordinaria capace di trasformarci e trasformare il mondo».

Altri importanti temi di lavoro sono stati il monitoraggio sulla riforma Leonardo e la Commissione di Formazione Capi, che ha individuato quattro ambiti su cui lavorare: i moduli (occasioni significative di formazione), la zona (centrale nella formazione permanente, articolandone in modo virtuoso la sostenibilità dell’impegno insieme alla sussidiarietà tra livelli), il Progetto del capo e la formazione metodologica.

Il Consiglio generale si è inoltre interrogato sull’assenza o la difficoltà di una partecipazione costante dell’Assistente ecclesiastico nella vita dei Gruppi. Ne è nata una riflessione che è andata oltre l’urgenza del momento, ed è diventata occasione per stimolare una maggiore presa di coscienza da parte delle capo e dei capi rispetto al proprio cammino di fede, all’appartenenza alla Chiesa e alla testimonianza che sono chiamati a dare. Nel documento L’Animatore Spirituale di Gruppo, sempre approvato dal Consiglio generale, si indica quindi in questa figura – non sostitutiva dell’AE – il compito di porsi al servizio di una maturazione nella fede di tutti i capi, per sostenerli nel loro educare alla vita cristiana, maturando come laici, testimoni di Cristo, secondo quanto già auspicato dal Concilio Vaticano II.

Un altro grande tema all’ordine del giorno, proveniente dall’ascolto dei vissuti di ragazzi e capi e portato all’attenzione di Capo Guida e Capo Scout anche da alcune Zone e Regioni, ha portato alla mozione 55 per la riflessione sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale. «Considerato che molte Comunità capi e alcune Zone hanno vissuto momenti di ascolto e studio sul tema, sia per accompagnare ragazzi e ragazze delle proprie unità, sia per avviare processi di discernimento autentico e rispettoso davanti a capo e capi, sorelle e fratelli scout, che hanno fatto coming out, riconoscendo nella propria comunità quell’ambiente capace, affidabile e meritevole di accogliere tale apertura», la mozione dà mandato a Capo Guida e Capo scout di nominare una commissione composta da capi, assistenti ecclesiastici e Consiglieri generali, con esperienza nel campo educativo e pastorale con persone e realtà LGBT+, per avviare percorsi che creino spazi e occasioni di ascolto sia di persone LGBT+ (ragazzi e capi, presenti o usciti dall’Associazione) che delle Comunità capi, delle famiglie, delle Zone e delle Regioni, raccogliendo così riflessioni e testimonianze. Una sintesi delle esperienze raccolte sarà poi presentata al Consiglio generale 2024 affinché lo stesso Consiglio generale possa rilanciare approfondimenti sulla nostra azione educativa. Inoltre, sempre in chiave relazioni e identità di genere, è stato dato mandato al Comitato nazionale di promuovere a tutti i livelli associativi occasioni formative per sensibilizzare al rispetto, all’ascolto e alla lettura dei bisogni dei ragazzi. «Questa esigenza ci interpella come educatori. Sarà per l’AGESCI un lavoro provvidenziale secondo il senso forte del termine», ha commentato l’Assistente ecclesiastico generale padre Roberto Del Riccio. «Potevamo farlo lo scorso anno o l’anno prossimo e invece accade oggi, nel primo anno del Sinodo, in perfetta sintonia con la Chiesa, all’inizio di un percorso di ascolto di tutte le istanze che vengono dalle diocesi e dalle varie realtà ecclesiali. Ci aspetta un tempo fecondo, senza strappi, utilizziamo questo tempo necessario che ci è donato».

In coincidenza con il cinquantesimo dell’Associazione si è poi dato avvio al percorso per la realizzazione della Route nazionale delle Comunità Capi, per il 2024 o il 2025.

Prima della discussione e dell’approvazione del Bilancio dell’Associazione, è stata consegnata la Benemerenza dell’AGESCI alla memoria di David Sassoli alla presenza della moglie Alessandra Vittorini e della figlia Livia. Capo Guida e Capo Scout, con non poca fatica per la commozione, ne hanno ripercorso il cammino e la moglie Alessandra ha ricordato come l’intera sua esistenza fosse permeata dai valori dello scautismo che David ha testimoniato anche come Presidente del Parlamento Europeo, in questi tempi difficili, di muri, di guerra, semplicemente con la forza della normalità.

Il 48° Consiglio Generale si è infine chiuso con l’invito di Capo Guida e Capo Scout a rilancio della partecipazione: «Siamo chiamati a contribuire alla vita del Paese, della Chiesa e dell’Associazione: c’è necessità di farlo aprendoci all’inedito, uscendo dai nostri gruppi, contribuendo alla costruzione del bene comune, capi e ragazzi insieme, preparando un futuro di pace».

CHIAMATE AL SERVIZIO


Fabrizio Marano
, Capo Scout d’Italia
Francesco Scoppola, Presidente del Comitato nazionale
Annalisa Demuro, Incaricata nazionale alla Formazione capi
Graziana Messina, Incaricata nazionale al Coordinamento Metodologico
Paolo Carboni, Incaricato nazionale al Coordinamento Metodologico (per altri due anni)
Alessandro Denicolai, Incaricato nazionale alla Branca R/S (per altri due anni)
Angela Pirondi, Mauro Ciuci, Leandro Di Prata, Collegio nazionale di Controllo
Paola Mondino, Benedetto Faggiano, Luca Piai, Commissione economica nazionale

«La bellezza dell’AGESCI è di saper essere una comunità che sa infondere fiducia. Questo mi permette di sognare, anzi di vedere già, un’associazione sempre con lo zaino in spalla, capace di attraversare in modo significativo le sfide di ogni tempo, con lo stile semplice del fermarsi, accogliere, prendere per mano chi si incontra, soprattutto non scout, e compiere, con il Suo aiuto, lunghi tratti di strada insieme»

Fabrizio Marano, 56 anni, Regione Calabria

«Sogno uno scautismo che si prenda cura delle esigenze dei ragazzi, che sappia leggere quel che avviene nella società per tradurlo educativamente, che sia cosciente del suo valore politico di miglioramento delle comunità e dei luoghi che abitiamo»

Francesco Scoppola, 40 anni, Regione Lazio

BUONA STRADA!

Hanno terminato il proprio mandato:
– Fabrizio Coccetti, Capo Scout d’Italia
– Vincenzo Piccolo, Presidente del Comitato nazionale
– Maria Paola Gatti, Incaricata alla Formazione capi
– Tania Cantini, Incaricata al Coordinamento Metodologico
A loro il più fraterno grazie con l’augurio di Buona Strada!

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